Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

518 BEATRICE ani ferire con Sua Santità ; avere ricavato da segni non dubbii la sua ottima mente; volere che Sua Eminenza, se aveva dato, parola, .che la mantenesse. Andasse egli pertanto, il benefizio campisse; eglino starebbero in anticamera ad aspettare lo esito del colloquio. — Non sembra che voi pecchiate di troppa confidenza? notò il Cardinale al Farinaccio ghignandogli d'un suo sorriso alla trista. .1114re romani), Eminenza, more romano. Gli antichi nostri chiamarono il pegno da pugno-, non si reputando sicuri se non tenevano la guarentia nelle mani; e nè manco fidavansi . a citazioni, bensì strascinavano il testimonio in giudizio per le orecchia. Il Cardinale aggrinzò vie più le gote, e stese le labbra; ed inchinata alquanto la persona, entrò nella stanza del papa. Colà rimase quanto gli parve persuadergli la decenza, e poi ne uscì fingendo allegrezza grandissima per avere, in virtù delle umili sue supplicazioni , ottenuta dal sommo gerarca facoltà che la promessa data da lui si osservasse, e la proroga di giorni venticinque , affinchè i signori avvocati con tutto. comodo alle difese si apparecchiassero. NOTE (l) Ornar, espugnata .Alessandria, durante tre mesi scaldò i bagni pubblici con quattrocento mila volumi della biblioteca raccoltada Tolomeo Filadelfo e dai suoi successori. (2) Sisto V fece mettere in castello Sant' Ann"iolo cinque milioni: di oro, che servirono poi a Clemente VIII allo acquisto di Ferrara a danno del, duca don Cesare di Este. GREGORIO LETI, Vita Sisto P. (3) Maffeo Barberini, che poi fu papa col nome di Urbana VIII, veramente in questa epoca non era cardinale: egli fu promosso alla porpora romana da Paolo V, col titolo di San Pietro in Montorio, nel 1.505. • (4) .Ciò accadde' a danno di.certo spgnuolo , il quale percuotendo di - un bastono un lanzo che lo aveva offeso, lo uccise. GREGORIO Vita di , Sisto V, p. 2.' (5) (6) GREGORIO LETI. Op. cit. p. 2.

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