Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXI. - IL MANTELLO ROSSO 395 pre mestieri i Principi savii, tinchè vorranno durare a reggere con freno di autorità assoluta li popoli soggetti. — E tutto questo per essere stato sorpreso il Duca di Ossuna ,a insegnare una parola oscena al pappagallo! Ridete? Oh! se questo fosse tempo opportuno di ridere io vi condurrei nel buio dove si cova il destino dei popoli, e vi chiarirei come da cause più lievi, spesso meno oneste, e talora più burlevoli, derivassero guerre, rovine di stati, distruzioni di popoli, ed altri dei più funesti flagelli della umanità. • Il segretario si partì dal cospettto del Vicerè curvo come se lo ayesse caricato con mille libbre di peso. _Quando gl' impiegati ricevono una mortificazione si studiano rovesciarla sopra gl' inferiori; ella è come un sasso; che rotola finchè trova scalini,; ma no, il paragone non mi sembra adattato; direi piuttosto, che la scintilla del malcontento, sprigionata nelle alte regioni, ricerca velocissima le parti più recondite delle segreterie, dove però si sperpera fra tanti, che sovente o non la sentono, o non la curano; e ad ogni modo tutti con una squassafina se la gitt ano via dalle spalle. Il segretario annuvolato passò dinanzi al vicario impaziente, e gli disse torbo « aspettate! » Dopo venti, e più minuti il segretario, maggiormente torbo, ripassa per entrare nella stanza del Viceré, t dice al vicario, maggiormente impaziente, « aspettate! » Il segretario dopo lunga ora esce dalla stanza del Vicerè e al povero vicario, che non capiva più nella pelle per la rabbia, ripete per la terza volta torbidissimo « aspettate! » Il capo del vicario aveva girato dall' uscio della stanza del Vicerè a quello della stanza del segretario, e da questo a quello come un girasole: alla fine, dopo inenarrabile agonia, esco per la quarta volta il segretario; e, niesso fra le mani al vicario un plico suggellato , Io- squadra di traverso, lo inchina, e senza dire un fiato sparisce. Ouf ! - borbottò il Vicario, - questi Spagnuoli fumano come cammini: giuoco che costui al suo paese avrà suonato le campane in qualche convento, non cibando mai miglior vivan- da che la broda dei frati; ed ora ci viene a squadrare dati' alto al basso... a fare lo idalgo , con noi - che abbiamo in corpo nobiltà quanta il re. - E questo mettermi in mano suggellato il plico, o ,che novella è? - Forse sarà segno di attenzione, e riguardo alla persona e alla carica: - deve essere così: '- e allora io non troverei in ciò da biasimarli, - anzi gli lodo; - e 'correva via a gambe. Prima di proseguire il racconto tel mio Vicario bisogna

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