314 BEATRICE CENCI notte, perché a un bel Circa, poco più poco meno, prima di arrivarci saremo su le trentaquattro — La strada è come quella del paradiso, che si vorrebbe fabbricata più larga per comodo di noi altri poveri peccatori. Ad ogni modo la luna si leva sul tardi, e agevolerà lo scendere e il salire. — Ma perché non aspettate domani? Qui troverei modo di ripiegarvi tutti... rammentatevi che abbiamo un collo solo. — No, a me importa arrivare presto. — E aggiungete, che domani per tempo avrete cavalli da pari vostro... — No, manda pei muli dei carbonari... — Farò come vi piace, Eccellenza; anche i muli portano a casa. Il ragazzo bruno di carne, con occhi fissi di falco stavasene appollaiato sopra una catasta di legna, contento come su di un cuscino di velluto. Nel sembiante mostrava tale idiotaggine , da mettere ribrezzo in chiunque avesse avuto bisogno. di alcun servizio da lui. Il Conte sdegnoso, guardandolo di traverso, gli diceva: — Non hai inteso? A questa ora dovresti essere lontano un miglio. — Non vi date fastidio, Eccellenza, chè sarebbe fiato perso. La povera creatura non vi può intendere; gli* è sordo-mutolo di nascita, ma con quattro ammicchi vi sbrigo. Il Conte, dubitando essere tolto a scherno, stava per dare tale un suo ricordo alla trista all' oste traditore., che se ne sarebbe rammentato per tutto il tempo della vita; ma questi incominciò ad armeggiare con le mani tanto, che parve avere fatto capire il ragazzo: se non che il sordo-muto sbadigliava stendendo le braccia, e con altri moti dimostrava repugnanza a partire. Allora l'oste, a guisa di perorazione, aggiunse al suo discorso un prenderlo per l' orecchio destro, e un trarlo giù dalla catasta dandogli al punto stesso un calcio solennissimo, che lo mandò a rotolare contro la porta. Da tutto questo il ragazzo potè comprendere, che si trattava di affare di premura. Messi i cavalli in istalla scaricano le carra apparecchiando fardelli, e funi per adattarli a soma su i muli. Le donne e Bernardino furono fatti salire in una stanza al primo piano, e lì chiusi. Il Conte aggirandosi sospettoso, da per tutto spiava. Il ragazzo corse buon tratto su per una viuzza: quivi si fermò,
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