Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

302 'BEATRICE (kW. della nostra famiglia, e lo supplicassi a soccorrere i niiei desolati, che pure erano suo sangue. Di padre amoroso le prole furono e gli atti: a me, credula per passione, narrò una lunga storia dei vostri amori, e di danari profusi in 'lascivie , e negati ai figli, e mi sovvenne benignamente di trecento scudi, a patto che non vi palesassi da cui mi venissero: così, con perfido consiglio, a me dava ad intendere voi perduto dietro adultera pratica; a Voi; che io a prezzo di vergogna procurassi agiato vivere a me, e ai nostri figli... La 'donna con tanta veemenza, e prestezza aveva favellato fino a questo punto, ché Giacomo non la potè interrompere. Qui però le troncava la voce dicendo: • Cotesta posizione male conviene alla moglie di Giacomo Cènci. S' ella meritasse che il suo marito la rilevasse da terra, egli non le potrebbe dire: Luisa, il tuo posto è qui sul cuore del tuo Giacomo, elie ti ha amata, e che ti ama tanto... Si abbracciarono, e piansero lacrime di tenerezza. Lasciamo che sgorghino copiose, e soavi; forse chi sa se la fortuna appresterà più loro la occasione di versarne di piacere. I figli, comunque fanciulletti si fossero, cliè il maggiore non arrivava ai sette anni, piangevano . anch' essi di dllegrezìa, el esultavano aggruppati in atti dolcissimi quali intorno 'al padre, e quali intorno alla madre. Monsignor Guerra e Marzio, quantunque li premesse urgente il bisogno di mandare ad esecu-. zione certo loro disegno, non ardivano turbare la santità degli affetti domestici. Olimpio, postosi a sedere in terra con le spalle. appoggiate alla parete, quasi di soppiatto erasi di nuovo impadronito del fanciullino, e, ora sollevandolo ora abbassandolo, lo faceva ridere. Davvero egli era oltre ogni credere vezzoso: rassomigliava al bambino Gesù dipinto dallo Albano, che dorme sopra una croce; e il figliuolo di Giacomo Cènci rendeva la pittura dello , Albano anche per un altro motivo, imperciocchè la fortuna lo stendesse appena nato sopra una croce senza fine amara, come conosceranno coloro che vorranno proseguire la lettura di questa storia dolente. D. bandito considerando cotesta fronte purissima richiamava invano col desiderio i giorni nei quali, egli fanciullo, forse de-:,

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