Resoconto del 3. Congresso d'esilio del Partito socialista italiano (1937)

in Italia. Come è stata fronteggiata ? Col terrore, rispolver5.ndo n.- manganello, rlsfoderando o. Bagnoles-de-l'Orne ti • ferro freddo , degll assassini di Matteottl, ma anche con la mobllltazlone dell'Istinto nazionalista. Fin,ihé H !n.sclsmo doveva ufflcJalmente tacere la presenza delle sue truppe 1n Ispagna, no! avevamo su di esso una relativa superiorità di manovra, facilitata dal ratto che potevamo utlllzz.;.re la radio. Per ragioni Interne, più che per ragioni internazlonall, Il fascismo è .stato costretto a smascherarsi. Oggi Musso!!nl scrive su Guadalajara e dà la lista del morti. Oggi i suol giornali si sforzano dt fare, della questione di Spagna, una questione nazionale, anzi di onore nazionale. Il risultato è che una certa mob!Utaztone nazionalista attorno ai mercenari di Franco si sta facendo. Ma, nello stesso tempo, sorgono delle nuove e più serie compllcaztont lnt.ernazlonaU. L'ITALIA NEL CIRCUITO EUROPEO Intatti, lo si voglia o no, l'Italia è nel cltcutto europeo. La battaglia fra antltasclt-mo e fascismo ha per teatro n mondo. Via via che 11 fascismo tenta di universalizzarsi per non morire. urta (orze ed Jnteressi, dalla cud coalizione fln.iro con l'essere schiacciato. Naturalmente il fascismo manovra per sfuggire alla stretta, aiutato in ciò dai conservatori dei vari paesi che sono prima fascisti e poi nazionali : esso cerca di porre al mondo l'alternativa : fascismo o bolscevismo. Inalberando la bandiera della democrazia. Mos~.:icl ha aiutati a sfuggire al dilemma, e non è questo uno del risultati meno apprezzabili del e toumant > dell'Internazionale Comunista. A questo punto il relatore si chiede su quall forze possiamo internazionalmente contare nella lotta contro il fascismo. D.\LLA CO>IUNE DI VIENNA ALL.\ GUERRA CIVILE DI SPAGNA E risponde prima di tutto sul proletariato. Con la. Comune di Vienna. del fehbralo 1934, con la Comune delle Asturle dell'ottobre 1934, U proletariato si è po.<:to sul terreno della lotta armata. COl 12 febbraio parigino del 1936 - in cui l'unità di azione è scaturita dalla volontà del popolo prima di essere consacrata dal boll.' ufftclall dei partiti - li prolet-arlato si è posto sul terreno della mobilitazione delle vaste masse popolari contro il nemico comune. NeHa guerra civile di Spagna noi abbiamo l'abbinamento tattico dell'insurreUone armata e dell'unione delle masse popo1ar1. Tutto un popolo si getta m·lla forno.ce della guerra civile. Dalle sue viscere sorge l'esercito popolare, orgoglio e speranza dell~ rivoluzione. Intanto anch~ l'idea di sollda.rletà si fa pli1 consona al Wmpl. 011 operai socialisti di Vienna sono soli nella battaglia. I mlr.atorl socialisti delle Asturle sono soli. Nt•lla guerra civile di -Spagna intervengono le Brigate Internazionali. Se l'emigrazione politica italiana non avesse prodotto che ordini del giorno dl simpatia per 11 popolo di Madrid, essa si sentirebbe oggi vergognosa di se stessa. L:l nuova energia che circola nel nostro sangue, 11 prestlglo di cui cl sentiamo clr• condati, sono un rlftesso del sacrificio ero!co dei volontari italiani in Spagna, sono 11 risultato politico delle gesta militari della Brigata Garibaldi. Nel paesi di democrazia 1 progressi della politica di unlone delle masse contro U fasclsmo sono comprovati dalla disfatta eldtorale dl Degrelle a Bruxelles e da quella di Dorlot a Salnt-Denls. Noi slamo riu.scltt -ad Isolare 11 fascismo. L'altro isolamento si fa sul plano della politica estera sul quale altre forze entran,, In gioco. E prima di tutto la Russia. co? suo esercito e con la sua po!ltica dl difesa della Indipendenza del popoll On Abissinia ed in Ispagna). Poi, Jn forma sovente contraddltorla, le democrazie ang?'l-sassonl e la FrancJa, che oggi si armano non per aggredire •- esse sono giunte al punto di saturazione del loro app-etiU - ma ser fronteggiare la mlnac• eia tasc1s,a, che ieri per l'Abissinia, oggi forse per la Spagna, mercanteggiano un compromtsso, pur sapendo che non appagheranno, così, le brame del fascismo. Il, CONf'UTTO FRA VECCHIO E NUOVO IMPERlALISMO Quando Stalin fece a Lata! la famosa dichiarazione che equivaleva a un cblanc~ se!ng > In materia di armamenti, noi protestammo, ed avevamo ragione perché Ja Francia del signor Lavai non cl poteva 1nsp!rare alcuna fiducia. Ma quando Slum a rischio di far naufragare la esperlenz~ socJale del suo governo, Impegna mllJardl e miliardi per armare la Francia al llve1lo della sua sicurezza. minacciata direttamente O Indirettamente dal fascisti noi plaudiamo. ' .Assllitiamo così al compiersi di un doppio processo : la lotta. politica e rivoluzionarla delle masse ed Il delinea.rsl dl un conflitto armato tra 11neo-itnperlaUsmo ~~,1~a ed 1 "l'CCChlimperlallsml demo-li- - Se la. rivoluzione arriva prima al tra guardo l'umanità può !are l'economia d~I= la guerra, se giunge prima la guerra noi dobbiamo far sì che essa sia la prefazione della rivoluzione, abbattendo 11 nemt~ -6B o 1o•eca Gino B1dnco

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