Resoconto del 3. Congresso d'esilio del Partito socialista italiano (1937)

fascista. Essa dcv'esser messa al 9UVhio cli una. giusta politica, cercata ed elaborata in comune, nell'interesse superiore della lotta antifascista e dei suoi sviluppi, e nello stesso tem1>0 dev'essere un fattore di educazione p01itica dei lavoratori e delle masse popolari. li. li problema dell'unità orgiutica tra i due partiti proletari non può essere posto utilmente prima che l'unità d'azione, lealmente perseguita, permetta di consolidare alcuni risultati politici essentiali. L'unità organica sarà così il risultato di una rielaborazione - che non può essere arliticialmente accélerata - delle esperienze del movimento operaio e socialista, in stretto contatto coi 1,roblemi reali posti dagli sviluppi <lella situazione italiana e internazion::lle. Ciò non signìfica che non si possano fin d'ora esaminare i problemi dottrinali, tattici e org:mizzath•i che ancora separano i due partiti, e che questi non possano utilmente confrontare le loro posizioni. La Direzione aprirà sulla nostra st.ampa, al momento opportuno, una discussione sui problemi dell'unità organica, discussione le cui conclusioni dovranno essere sottoposte a un Congresso del Partito. III. li Congresso conferma le decisioni del Congresso di Marsiglia sull'unità socialista, unità già in grande parte realizzata nel nostro Partito, e che dovrebbe compiersi nel più breve tempo possibile tra tutte le correnti socialiste favorevoli a un Partito unico, proletario, internazionalista, democratico nella struttura e nei. metodi, deciso ad assumere le responsabilità della lott-a rivoluzionaria e ad accettarne tutt.e le esigenze, umanistico nei fini, autonomo di fronte a tutti gli Stati, pur appoggiando la loro politica quando essa coincide coll'interesse generale della classe lavoratrice, della democrazia, d.el socialismo. La Dire-,;ione del Partito s,•olgerà un'azione politica per preparare il sorgere di un PARTITO SOCIALISTA UNIFICATO, primo passo verso l'unità politica totale della classe operaia italiana. A questo scopo essa prenderà coi massimalisti, con • Giustizia e Libert.à •• coi repubbJicani g-li accordi, che fossero atti a facilitare e ::. sanzionare l'auspicata unificazione. Il Congresso del Partito indica i seguenti orientamenti e criteri di lavoro : A) SU PIANO INTERNA.Zl0NALE ; B) IN ITA- .t B b o ecd c., o 81 o LIA ; C) NELL'E3DGRAZIONE ; D) NELLA VITA INTERNA DEL PARTITO. IV. A) SU PIANO INTERNAZIONALE: Il Congresso afferma che il pericolo fascista è il pericolo centrale che deve determinare essenzialmente la politica della classe operaia, del mo,•imento socialista e delle masse popolari in tutti i paesi e su scala internazionale. Questa politica deve legare le ri\•endicazioni immediate del proletariato e di tutti gli strati poJ>Olari agli obbiettivi deJ ritiro del Corpo di spedizione fascista dalla Spagna, di una J>Olitica internazionale di pace che, nel quadro deHa sicurezza collettiva, spezzi l'asse di guerra BcrlinoRoma, della difesa delle libertà sindacali e popolari in tutti i paesi, della difesa dell'Unione Sovietica, del rovesciamento del regime fascista, sotto qualsiasi forma e jn qualsiasi paese esso si sia installato. Mentre occorre impedire con tutti i mezzi la tascl'!tlzzazione d·Europa, si deve evitare che il movimento operaio e sociali• sta si identifichi senz'altro con un blocco di Stati •antifascisti•· Esso deve conservare un'autonomia sufficiente per poter adempiere. prima, durante e dopo una euerra eventuale, al suo compilo specifico, che è quello di imporre gli STATI U1''lTl D'EUROPA, condizione necessaria di una vera SOCIETA' DELLE NAZIONI. Pur ritenendo che l'esperienza sociale che si svolge in U.R.S.S. e le libertà popolari e le conquiste proletarie in Francia, in Jnt;hilt.erra e negli altri paesi debbano essere salvaguardate e difese da un'ag- .rressione fascista, non si deve dimenticare che il fascismo ha esasperato, non creato l'attuale situazione : eh~ il pericolo di guerra è il 1>rod0Uo <lelle GOntraddizioni capitalistiche, contraddizioni non risolte, anzi arrravate dal trattato di Versailles. La classe operaia, pur prendendo le sue tf"sponsabilità e intervenendo a sbarrare la strada al fascismo, de,,e risen•arsi la libertà d'azione necessaria per trasformare la vittoria sul fascismo in vittoria sul capitalismo. Solo così essa potrà mantenere dei legami di comprensione e di solidarietà coi lavoratori e colle masse popolari dei paesi fascistizzati, e dare alla Jot• ta antifascista un contenuto che risponda alla missione specifica e agli interessi del proletariato internazionale. Il Cong-resso afferma la necessità dell'unità d'azione tra socialisti e comunisti su scala int.ernazlona.le. Quest'unità d•a-

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