Resoconto del 3. Congresso d'esilio del Partito socialista italiano (1937)

menerei di encrore in contatto con le mHae ,enza gli errori di ,ettuismo del 1919. Non si tpieg,no le re,is1erue all'adesione all'Unione !;~:t: 1 ·:~ .~:iari~~:cd,1:a1~: 1(:d 1::n:p1::; ~:~:~ di enlure nei sindacati fucini 11ercbé là ci 1()110ali op~r:ii. In conc:Ju,ionc, Sa,11ini ii pro• nuoria per ,I raffon.amcnto del Partilo (più pro1.aganda, una miglior• organiz.ui1ione), per il ral'ron:rn1e11to dell'Unità d'Azione, 1>er l'ade• ,ione affl.inione Po1)ol:1re. Modigliani L'on • .Uodigliani afftrm11 che bi,01na rinun• c.iare alle un:111ìmi1ifiuiiie. La quc•tiouc d1c ci di\ide è te11dc1u:ialmen1emolto gr:ne. Es~a de\·e e.ocre J)O•la e ri.oha chiaramente e ienire di norma per la forn1:ir.ioue della nuo\·a Oire-,dooe del Pulito che den~ eacre omogene.a. Surii ter• ra tern. Sulla 11ue41tionedell'Unione Popolare ti de\e dire ti o no. Egli dice 110.Si è parlato di or1ani1uzione di ma"a. E' u&ile, (I indi• .-peouLile, se ò organizi.nione di nun~a, ,e è la Confederazione del Lavoro, ,e i:; il partito. Il mo\·imenio operaio è nJto rompendo le or, g•niuai.ioni di 1ipo popol:ireJco. Oni ci ti pro• pone di fare il c•mmino inH:r,o e di undare dal Partito, dall'Unili, d'A:t.ione fra i partiti, ;111. l'Uniono Popobre,,, a111biuppa couoolare, No. Tre anni fa ba ,otato l'Uniti, d'A,ione, è ancor• J>er J't.:nilà c1'1hione. E' 1>er il Fronte Popolare. Non è 11er il zibaldone dell'Unione Popohtre do,·e i tociali•ti :ti foranno mano\·rarc. A (1ue.10 proposito l'oratore 1iene a fare una couna1azione. Oggi i comuuisli non ha,mo Ji. miti nel loro popolaris.mo, e divcnt:1 un nemico dcll'uni1ii, un e bandito lrot:.r:kista > chiunque fa una ri.cn•. :\fa è acquisilo alla !lori11 clic nel 1922 e nel 1924, (1uando il fro111c Po1>0Jarc potC\'.I uharc l'halia dal fa1ci11no, i comuni.ii Jo sabotarono. i\ 1oitcgno dcli■ sua politica Nenni mene :t\lrnli due argomenti groui, groui : l'U.RS.S. e la Spagna. L'U,R.S.S. b:i fono paui innanzi enormi in fatto di rap11orti tOCiali. Ma 1101~ha da10 al problen1a dclb Jiberlà una .oluzione ac• ceuabile. Egli non ti acn1e di tacere da\'anti ai proceni di Mosca 1JerchCvede in cui il aintomo del fallimcnlo di una delle dircuh·e del bol• scevismo : la 1oppre•.sione dellA libertà. Non ti fa il ,ociali~mo 1<0J)primcndola libertà, Il trOt• d.:i~mo, col quale egli non ha ideologicamente niente di comune, è la ri&po~ta di un'i,la de:1 bohte, i-mo all:I 11olitica di S1alin. Per quel d1e riguarda b S1lagna, i ,ociali,ti l1a11nofono il loro dovere, indi1>endeJ11emeute dall'uniti. d'azione. Ru1crà da \edere che cota l'unirà d'a1io11e ba dato all'i.n1erno. E , iene all'Julia. Qui ti stanno facendo dei aosni douti sulla ri,·olutione che d'un tratto apazza via la dittatura. La &uaprevisione è che un giorno (qu:indo non 13, come non t.a) ci uriil una frallura nel fuehmo, che i freni ti rallenteranno, che ricomincerà la lotta per pie• cole co~e, per cose più grandi, (per i municipi, per il Parlamen10), p« la libertà, AJlora, u hremo rimuli noi ,tessi il popo1o riconoscer! nei 1ocialiui i campioni delle 1ouerinodicuioni, r)el 1odalis010 il suo ideale. L:i ri,oluzione immediata ci dovrebbe ,·cnire dalla guerra. ~d In fondo per chi, come Nenni, come la Rudia, C'rede nella guerra generatrice Ji ri,olutioni, il piano di nione e di organitzaziouc che ci è presentato regge. Modiglioni all:i guerra rh•oluzionaria non ci crede, non crede al miracolo del tociali~mo che na5ce dalla guer• u. Per lui la guerra è cono di imperialisn1i, l'im1>criali,mo ruuo compre.io. Nc~,una guerra mai dari ,ila al ,.ocialirn10. E ae In cuerra do- ,ehe tornare: e trovarlo ,·ivo, egli se ne .1nd1'11, come nel 191S, \CUO un'altra Zimn1en·ald. ~on è: un caso che i nuovi Valllant, i nuo,i Ci1>rinni, i nuo\j t1Ui,i1,1idel 1110,·imentoaocin, Ji~ta lii buttino nelb e melée > appena sentono odore di poh·ere. Modiglioni rc&la fedele alla lradi:.r:ionedi Jaurèl : La guerra, no. Volterra Il dibattito riprende cou la seduta di Junedi . Pre,iede AmedeoJlolrerra (EH). Il problema dell'unità org.r.ni• ca non è un problema che inlereua esclu1ivamente il 11:milo 1ociali!la italiano ed il partito comuniua. E' un pr0Llem11 che intcreua tuue le forma:iioni politiche del prole1aria10 itali.1110. L'unito modo per su1•erare lo .iato di 1ci,- 1ione è quello di rimuovere i fattori e le circo• stanze che 1o banno generato. E 11011•i rimuoveran110 questi fattori fino • l:rnto che ti conce1ilrì l'unità come on:a fu1ione mcceaoic~ di eileme111iche 10110 reilati <1uali cui erano al momenlo della 1ciuione. L'unità org:mica non puo' euere realizzala e.be come un supcromeoto, ,0110 la 1feua degli ,u·,·cnimenti, delle antiehe po1i1ioni, delle ,·eceble Ideologie, dei vecehi errori, Nhsu11:111rat1:.11ha, d'ahra pnrte, 11uò essere i11ta\·ola1a col partilo comunista ,ul problema della uui1à orgauica all'infuori di queste basi : un partilo che llroclami ad ogni gr.:.do della propria organiuazione la dcn1ocr.nia, non come 1cm1►lice rueuo di con\'iverna, ma come conditione d'acqui~i:.r:ionee di sviluppo di una ulda co11cienzadi c:laue ; un partito che non riconoac:i altra .SO\T3n.itàthe quella delle proprie H• tcmblee dcliberath·e ; che affermi e pr111ichi fa proJ>ria indi11cndenu. nei confronti di qualtfosi go,•erno ; un partito che mili1i nel 1eno di un'Internazionale che riconosca alle Setioni na1ionali la pouibilità, il do,·ere di tener conio, nella loro a1ione per J:a reali:u.azioue del so• cialismo delle condizioni p::.rticolari dcll'am• biente nd quale de\•Ono muoversi e iul 11uale Je11ono a;ire. Se il Co111rea.soli orienta verso l'11ggiornaruento del problema del Fronte Popolare ita• liano, euo si pone au1001a1ieame1.1tedi fronte al problema dei rapporti con quegli org.ui5mi che come Ciu.ui:ia e Libertà nou possono allo 111:11a0nuale delle COiCfa.r parte della onità di uìone. Per quanto ti riferisce all'Unione Popolare noi uou oppooiamo all'adetiooe dei 1ocialisti -16B o 1o•eca Gino 81,mco

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