-16 - Seduta pomcridina del 12 novemt,re. (AUi purlumentarì, resoconto stenografico.) PRESIDENTE. - Ifa la facoltà di parlare l'on. RepossL " Parlo del· processo verl}ale della seduta del 13 giugno. Se le dichiarazioni mie\ voglio -dire del Gruppo Comunis-la, saranno giudicate riferirsi a la situazione di oggi non è che lo sviluppo di quella già cosliluila al 13 giugno. -Se avessi presenzialo a qootla seduta, avrei dovuto rilevare ai deputali Rocco, Soleri e Dclcroix che una Camera cli fascii;li e di sostenitori del fascismo, una Camera eleHa da Cesare Rossi e da Marinelli, non puo' commemorare Giacomo ~laUeolti senza commettere una profunazione vergognosa. Queste cose vi devo ripetere oggi. Kon si tratta di rooponsabililà politiche del regime il quale non ha ogg, appoggio atrinfuori degli squadrisl'- che gridano : " Viva Uumini ! » ; nè si tratta sollanlo delle responsabilitil. morali di chi quotidianamente considera legittima la violenza sanguino.sa che s1 esercna so1>r11. i lavoratori. Si tratta in questo caso di respon<mbilità personali dieelle le qualk non si ,eludono con l'imporre, le dimissioni di un sotlosègr-elario nè con la moslrnosa contraddizione della rinunzia a·l Ministero degli Interni ». IL PR8SIDE>ITE si agita sul suo scanno e scampanella ; si consiglia con i membri della Presidenza e po, p1·orompe : - :s/on posso farla continuare <li questo passo ! Rfil'OSSI. - Dacché mondo è momlo agli assassini e ai complici· degli assassini non è mai stato permesso di commcmoraro lo loro vittime. Su questa assemblea grarn il peso di una _correità.. Noi v, ritorniamo soltanto oggi per ripetere contro di voi il nos.Lro allo di accusa, e nJllla ci impediril. cli ritornarvi ogni volta che riterremo necessario servirci di qt1csla tribuna per indicar•• agli operai e ai contadini cl'llalia la ,·ia della liberazione dal regime di reazione capitalistica e cli violenza che voi rappresentale. Se noi .fossimo ,slali presenti 1! 13 giugno avremmo clovut,; e voluto dire che il clelillo ~lallelolli appariva il delcrrninatore di una situazione appJ,\nt-o perchè _jn realtà ne era l'indice raccapricciante. li clelil!o Malteolli è stato il segno spasm0dico del fallimento fascista. GRECO. - Cosi· non si puo proseguire ! REPO.SST. - Già alle>ra era b{)n chiaro che si ouo' fiaccare per un istL1.11tcuna organizzazione proletaria 1 n1a chti non si puo' fiaccare a lungo il prnlelarialo pei;chè cio' vuoi dire ridurre tutto il paese alla schiavitù. Già allora potevamo rlirvi, ed oggi vi ripetiamo, che il proletariato non dimentica nemmeno le responsabilità cli coloro che hanno preparato, e fiancheggialo il fa,scismo. di chiunque ne ha favorito l'avvento al potere, di chiunque, fosse pure l'invocato, « chiunque 11, del Quirinale. Già allora noi prevedevamo che restringendo la 1Dl1a.antifascista alla ricerca del ,compromesso paFlamentare il quale lasci intatto la sostanza reazionaria del regime di cui soffro.no e contro cui imprecano in tutta Italia milioni di operai e di contadini, non si poteva giungere a ne-3sun esito positivo. Si recava ami aiuto at fascismo. :\"oi non YiYeYomoncWaltcsa di un conrpromc,sso borghese per il quale IG bo,·ghcsia inBiblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==