-13-- • nitri mnid lo tenni al " Corriere » à 1.~ stipendio. Cosi' feci col Putato. Essi non venivano che rurnmcnte al giornale e di ~1otte. Erano sempre iaiJ VI\'IINALE. Dumini l. avrebbe eseguito l'ullcnlalo conlro Misul'i; 2. avrebbe OPE.RATO in Francia; 3. avrebbe, ultimamente, allron- ' lalo Forni, alla sll)IZione cli Milano,Jcr ORDJ.-,E ,SUPERIORE, SCIEN1'1.: E CONNIVENTE Mu::;su NI. § § Tullo quqslo non è stato mai oggetto di mie preoccupazioni 'Perchè, FEDELE GHEJGARIO, pur riprovando - come ho climosfra,lo con la campagna revisionista del « Corriere. maliano » le VIOLENZE ho sempre pensalo che CL-Il o COLURO che si assumevano la 1·esponsab1lilà morale di questi fatti 1Jvevano maggiori clementi di guiclizio di me. § § Pel fatto cli pooscdern io personalmente ed il « Corriere » qualche automobile, TUTTI mi chiedevano le macchine. Rossi ht1 uclopernto una mia A:S:SALDOper mesi cli seguito. Pochi fascisti residenti a Rdmu non hanno usalo ecl ABUSA'DO delle mie m/'I>::· chine PER GIOHNI E SETTIMANE intiere. Cio' premesso. Lunedì' - \J giugno - Dumini mi chiese una macchina per tre o qua.Uro giorni. Mi disse che serviva a suoi amici ex-cmnbatlenli, venuti a Rom,31pel Congresso, e che avrei fatto cosa gradita anche a Rossi e Marinelli. Abituato - come tulti sanno - ad essere generosamente :irr<0ndevole, tanto che ho sempre dato 4utt.o quanto ho potuto, e fin oltre a TUTTI (cambiato penna) concessi che Dumini, si servisse <li una macchina che avevo noleggiato il sabato precedente dal .garage Trevi !('Via Crociferi) per conto det « Corriere "· Poichè il Dumini ·mi disse $ $ che avrebbe guidato lui la macchina per far più $ $ posto ai suoi amici, combattenti, eh~ volevano Ilare qualche gita nel dintorni mi feci rilasciare la noia JolJlera. Pensavo, cosi', cli rifarmr di eventuali élanni trattenendomi le somme del suo slipcn<lio li're 1500. Non seppi altro fino a martedì' sera al le ore 12 circa. Martedì' dalle ore J3 alle 20 circa io con i miei due chaurIeurs Gigi e Tonino anelai ad Anzio insième alla Signora Freddi nlla Signora sua sorella, all'avv.· CampUI1elli del « Popolo d'Italia II e a § § l'avv. Valente che frequenta presso la direzione del partito N. F. l'uffìcio del comm. Luigi Freddi. Rientrnto alle 20, al giornia:Ie, niente di anormale mi colpi'. Andai a pranzo verso le 21,4-5 al ,Pincio ove rimasi sin. oltre le 11,30 col comm. Benedetto FASCIOLO segreitario cli Mussolini. Al 11iornale, sulle 12, trovai Dumini e Putato che pari/avano TRAN1.1UILLAM8NTE con il comm. QUILL!OI, redattore capo del • CORRIERE JTALIANO "· Il Dummi entro' in camera mia con \rn involto di giornale e mi prego' cli frovargli un posto per §§ tenere durante la notte li'.11maccnina. Insospettito chiesi notizie e mi rispose che aveva aaito in conformità di ordini PRECISI di Rosai e Marinelli AUTOTUZZATI •FOJtMALMFJNTE DA MUSSULlNI. Mi parlo' di tante cose tra cui d'un certo 'RUSSO che era da più .settimane a Rom\3!. PREOCCUPATISSIMO, ma dubbiosor <li prendere una netta decisione pregai Quilici cli tenere per la notte la macchina nel R bi oteca Gino 8,arco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==