10e /hceva vivere noi il presidente, ricordo cho una _mattina egli, le«ocndo un telegramma intercettalo da una fam1gha _cremones~ ch"e" aveva inviato auguri_ di solidarietà a D'Annunzio, ordino_ che si telcgrafasSB a Farinacci pcrchè i firmatari fossero purgati e bastonati. " Da quest'atmos/era dì rancorn e dipaura è germogliato anche il sequestro cli Jlatteotti, degenerato poi nella soppressione. Siamo quindi di fronte acl un delitto polit.ico. naturalmente d:i Stato. " Per quanto riflette il caso ìllil,tteotti non esiste veruna mia regponsabilità diretta e concreta, in qu-unto, da oltre quaranta giorni, avevo rotto ogni rapporto col Du111iniin seguilo a<l una indeli®tezza commeS6a da lui a·i miei danni e di cui unici -t.estimoni sono S. K Ciano, cav. Nucci e ing. Gualdi delle Ferrovie. E' pQssibile· che io facessi organizzare un attentato a Mtitteotti fiall'uc,mo a <>ti.i ~vevo tolto anche il saluto ·/ " Ho rivistu J;umini per necessità - l'ho fatto· anche ricercare per _telefono dal cont'e Ciofi - giovedì' mattina in Tribunale insieme a Marinelli dovendosi ivi trovare per l'la~cettazione della remissione della querela Vasello. Ci parlai poco, ma ci dovetti .parlare perchè avevo già promesso a Dumini che per· 1e sue benemerenze di soldJ,1,toe di fascista non avrei fatt~ parola della sua indelicatezza, salvo a Ciano e Nucci. « Non ho mai conosciuto Viola, nè sent.ito parlare di lui. " E' fanlaslica l'afferm!a,zione clell'esi~tenza di copiosa corrispondenza Dumini-Volpi-Filippelli-Rossi. La mia corrispondenza tutta rubricala è al \liminale tultorn e, slal-v.onna lettera al gruppo Ardili di ~lilano, non c'è alleo che si dferisGa al Volpi: " A Dumini talvolta .. ma pochissime volte, ho dl9to q:ualcl'te centina.io di lire perchè non ignoravo cbe fosse e-disposizione del partito per tante investigazioni e sopratutto a di~posizione di Bastiauini (Fasci /91ll'e.stero), ma n-on allo scopo di pag_amento dirci.lo pcrchB· questo non poteva. dipendere da me, ma perchè me ne servivo spesso per commissioni varie. Cosi' per Putato, « Se fossi 6laLo l'organizzatore dello agguato 111 Matteotti avr,ei provveduto ad impedirne l'attuazione dopo il successo politico e- parlamentare oHenulo subo.Moalla Camera. · « ln tali condizioni di villoria anche un breve sequestro ed · una purga avreLbero reso un ,servizio alla. opposizione. Ed io nnn era cosi' -fesso dl11 non capire tullo cio'. Il p1~sidente del Consi1;11 io. ncccllando le mie dimissioni, ha ancora una volta parlalo Clelia ::1ia consni.;tvolezzp politica. « Mentre dell'aggressione a Mi_suri e Forni· ne ho una parte d"i corresponsabilità, in soUordine sempre, rli quella ad Amendola non ne so proprio nientr. Seppi la notizia d)'.Jù giornali, n Piccolo, mi pare. E allora dal mio ufiicio telefonai a De Bono chiedendo notizie. Dal modo ambiguo come mi rispose capii che era nn.n,agressione di Stato, manitutlurata in famiglia. Nel' pomeriggio mi recai incuriosito nella stanza di De Bono. Costni mi rlisse che q_uelle ciu/e avevano commesso nn sa:cco di fesserie. Seppi poi che !.'organizzatore e1·a stato Candelori, console dellll Legione di Roma. Poi chiesi J'impressiorie del Presidente che era a Milano .a fare' il Natale in f1a.rnjg!ia.De Bono mi rLqnnse testualmente cosi' : " Prima, da un apparecchio ha fatto vista d'inc)w:- B,bloteca GinQBianco
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