-7socialista. Ma le masse proletarie non avevano armi; esse furono tradite dai molti di quelli che n_el 1919 avevano di più gridato, contribuendo con le loro ciarle insulse ad isolare il movimento socialista ed a coalizzare ceti ricchi e piccoli-borghesi, che bisogna invece dividere; esse si trovarono a dovere supplire con la loro iniziativa alla deficienza degli organismi centrali, sia politici che sindacali; furont5 distolte dal pericolo che s'addensava,. minacciosissimo, ·dalle acri polemiche intestine, da accuse sanguinose che si scagliavano i capi delle diverse tendenze socialiste Bd infine, quando nell'agosto del 1922 l'Alleanza del Lavoro le invitò a battaglia era già troppo tardi; il nemico aveva guadag·nata una supremazia assoluta, lo Stato legale, rappresentato a Roma da una larva di Governo, presieduto da Luigi Facta, aveva già abdicato di fronte a quello illegale, la sfiducia aveva guadagnato i lavoratori. Così la battaglia fu perduta ed il fascismo ebbe via libera. Dall'agosto all'ottobre l'iniziativa gli appartenne in modo assoluto. Dopo l'ottobre - dopo la Marcia su Roma - si presentò al fascismo un problema nuovo e formidabile. Aveva conquistato il potere, come se ne sarebbe servito? Si può ben dire che in quel momento, quasi tutti i vecchi partiti torici i ttarono ai pi di di Mussolini. Fosse viltà, fosse calcolo, fosse rassegnazione, fatto si è che raramente si vide un così imponente corteo di servi, come quello che accompagnò Mussolini al Quirinale. Non solo il fascismo non trovò sul suo cammino - oh la rivoluzione in sleeping-kar! - mitragJ.iatrici che facesser-, fuoco, ma non trovò neppure partiti storici disposti a resistergli. Democratici, liberali delle varie tendenze (esclusi il Corrie1·e della Sera e la Stampa, che ebbero però parecchie oscillazioni), perfino i popolari, furono subito ministeriali, non appena Mussolini ottenne dal re l'investitura di primo ministro. Si parlò addirittura dell'ingresso dell'on. Baldesi - socialdemocratico e confederalista - nel primo Gabinetto fascista. Nè valse, più tardi, il dispr zzo del Pr sidente del Consiglio per i vecchi partiti, ed il conBiblioteca Gino Bianco
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