Pietro Nenni - L'assassinio di Matteotti ed il processo al regime

43 - comitati di opposizione, pur rivendicando per l'avvenire quella piena autonomia che è condizione essenziale per un partito di classe e di rivoluzione sociale (1). ( 1) La Direzione del Partito esaminò questo problema nella seduta del 26 giugno e votò all'unanimità la seguente mozione da me presentata: « La Direzione del Partito socialista italiano, nella sua prima, riunione dopo l'esecrato delitto di Roma, rivolge un commosso saluto alla memoria dell'ultimo M.artire della causa proletaria-e del Socialismo. Esaminando la situazione politicn creatasi dopo il delitto, constata come la rivolta del Paese sia la pubblica rivelazione d'una formidabile corrente di opinione pubblica antifascista che ha costretto il Governo e il suo capo a sconfessare l'ultimo delitto, tentando cosi di separare le proprie responsabilità da quelle dei criminali esecutori del misfatto e della banda di concussori e di dilapidatori del pubblico denaro portati dal regime alle più alte gerarchie statali. Contro questo tentativo è necessario riaffermare in pieno le schiaccianti responsabilità del regime. La mano nera era ed è uno strumento di questo Governo. Il delitto Matteotti non va conniderato ·a sè, ma come uno degli anelli di una lunga catena di violenze e di delitti, ai quali il fascismo deve. in mancanza di spontanei consensi se ha potuto prendere e tenere il potere. La responsabilità del Governo, e specialmente del suo capo nel delitto, non risulta soltanto àal fatto cho esecutori e mandanti furono reclutati nelle più alte sfere governative, ma dal1 'indirizzo generale di una politica, i cui aspetti salienti sono stati: un linguaggio provocatorio e intimidatorio; una azione illegale a lato della più reazionaria pressione legale; la soppressione delle pubbliche libertà e del diritto elementare di libera organiz1,azione e l'impunità costante del!' illegal'ismo squadrista, anche quando ha assunto la forma mostruosa di massacro del proleta1·iato come a Torino e a Spezia. In Queste conàizioni il Paese deve reclamare un processo al' regime, e come primo atto di giustizia e di l'iparazione deve esigere le dimissioni del Governo C' lo scioglimento della Camera del 6 aprile e de!la milizia di parte; mentre a loro volta i Partiti, che sono interpreti politici della :rivolta morale della opinione pubblica, devono a questi fini indirizzare la loro azione. La Direzione del Partito socialista italiano, udita a questo proposito la relazione dei rappresentanti il Gruppo parlamentare socialista nel Comitato delle opposizioni, l'approva dichiarando che l'ulteriore partecipazione del Gruppo e del Partito a questa intesa, resa impellente e giustificata dalla necessità di riconquistare al Paese condizioni èli vita civile, va subordinata. alla messa in istato d'accusa del Governo col rifiuto dei Gruppi p~rlamentari di o_vposizione a qualsiasi collaborazione o patteggiamento col fascismo anche nella forma più indiretta, quale sa· rebbe la partecipazione ai lavori di un Parlamento che il fascismo intende di far sopravvivere nellà forma per mascherare di fronte al mondo, la propria dittatura. Biblioteca Gino Bianco

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