- 42 - to della pace che questi governi stavano cor.sumando a Parigi e a Versailles. Nel 1924, in Italia, si tratta di sbarazzare la via al progresso dall'ostacolo fascista. Giacchè il partito socialista non è una accolta di accademici e di filosofi, ma il partito del proletariato guidato nella sua azione quotidiana, non da schemi astratti, ma dalle esigenze della vita del proletariato; cosl è del tutto naturale che esso pori.i il suo massimo sforzo nella direzione antifascista. Ora, sarebbe stato veramente contro il senso comune, se per non offendere il nuovo dogma dell'intransigenza, il partito socialista, il quale non ha da solo le forze per affrontare e vincere il fascismo, avendo trovato altri partiti che si muovono nella stessa direzione avesse detto: - Non avete la tessera socialista, vade retro. Tutta la critica comunista, perciò, si spunta contro la realtà rivoluzionaria della lotta contro il fascismo, alla quale si partecipa attivamente solo se si adoperano i mezzi che possono assicurare la vittoria. Non è stato senza intimi e profondi turbamenti da parte dei più provati compagni che il partito sociali sta ha adottato questa tattica che lo ha di colpo ricondotto nella realtà, senza che esso avesse, od abbia, nulla da rinneg-are delle sue finalità. Non diversamente Marx consigliò il proletariato tedesco durante le agitazioni della democrazia dopo il 1848, non diversamente agì Lenin dopo il 1905. La lotta di classe non è una linea retta. A nuove situazioni è indispensabile una nuova tattica. Quel partito che in mutate situazioni non sappia mutare tattica è un partito morto. Quel partito socialista che non sappia interpretare le esigenze delle masse proletarie è un partito di declamatori. Avanzare, indietreggiare, marciare per la grande via maestra, inerpicarsi per sèntieri diruti è nella realtà delle vicende umane. Così è nella lotta di classe, così nella lotta politica. Una volta stabilito che il fascismo è il flagello del proletariato, tutti i mezzi sono b11oni se concorrono efficacemente e seriamente al fine di abbattere il fascismo. Perciò il partito socialista ha compiuto il suo dovere rivoluzionario, dando la propria adesione ai Biblioteca Gino Bianco
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