- 38 - -pubblica vuole giustizia - scrivevamo il 17 giugno - se vuole che il sangue versato da MattBotti non sia versato invano deve esigere: 1) le dimissioni del Governo; 2) lo scioglimento della Camera del 6 aprile; 3) lo scioglimento della milizia nazionale; 4) le elezioni generali, (1). .cui composizione le opposizioni non possono che rimanere estranee, il quale voglia e possa p_rovvedere nel più breve tempo: 1) alla abolizione di ogni milizia di parte, perchè la tutela della legge, la sicurezza dei cittadin'i e la difesa delle loro · libertà fondamentali· devono essere affidate unicamente agli organi dello Stato. 2) alla repressione inesorabile di ogni illegalismo e alla reintegrazione assoluta nei confronti di tutti dell'autorità della legge, che è la stessa autorità dello Stato. « Solo siffatti provvedimenti, congiunti a un'azione generale di Governo equa ed imparziale, che rispetti il diritto della missione necessaria e legittima delle opposizioni, cancellando ogni distinzione fratricida fra Nazione e cosidetta anti-nazione, possono rimuovere le cause della crisi, restituire alla Camera la sua unità di funzionamento, restituire all'Italia - divenuta davvero madre di tutti, che si giova della dive1·sità di pensiero della nazione e dell'interesse dei partiti e delle classi li-beramente confiuenti al suo progresso morale e materiale - la pace che essa vuole, la pace nella libertà e nella giustizia ». (1) Ecco l'ordine del giorno che votarono le opposizioni milanesi nella riunione di costituzione dell'apposito Comitato: « I rappresentanH delle Sezioni milanesi del Partito socialista unitario, Partito socialista italiano, Pa1·tito popolare, Par- ·tito repubblicano, Associazione del controllo democratico, ai quali anche le ultime elezioni hanno confermato il diritto di parlare a nome della maggioranza dei cittadini milanesi; convocati ad iniziativa del gruppo milanese combattenti « Italia libera »; segnalano il tentativo di isolare il più recente e grave delitto dalle responsabilità collettive del fascismo e del regime, che ;hanno creato l'ambiente psicologico nel quale fu possibile la prep11razione del delitto nella sede stessa del Ministero deirli Interni; rilevano come il Partito al Governo, in evidente contrasto colla prova di disciplina data dal popolo italiano, superato il primo disorientamento, già abbia ripreso la sua triste attività criminosa e l'usato linguaggio di minaccia; plaudono all'azione svolta dal Comitato parlamentare delle .-opposizioni, nella fiducia che esso vorrà riconoscere e rivendicare come condizioni indispensabili per l'invocato ritorno alla civiltà ed alla libertà; 1) LE DIMISSIONI DEL GOVERNO. 2) LO SCIOGLIMENTO DELLA MILIZIA DI PARTE; ;3) LO SCIOGLIMENTO DELLA CAMERA DEL 6 APRILE E LE ELEZIONI GENERALI SULLA BASE DELLA PROPORZIONALE; riaffermano che solo così non sarà reso sterile il martirio ,di Giacomo Matteotti». BibliotecaGino Bianco
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