Pietro Nenni - L'assassinio di Matteotti ed il processo al regime

- 37 --- leva ad un vero e proprio atto di accusa contro H Governo. Intanto nel paese erano sorti spontaneamente, nei grandi e piccoli centri, comitati di opposizione, i quali assumevano, come piattaforma della lotta, la parola d'ordine lanciala dall'Avanti!: « Se l'opinione danne contro gli opposi tori poli tic i o si trova che una tale organizzazione è innestata negli stessi organismi di Governo e diretti da persone di fiducia, in quotidiana collaborazione col Capo di questo. Ed emergono altresì i chiari indizi di un vasto intrecciarsi della corruzione e dell'affarismo inquinante la cosa pubblica e del costituirsi di nefaste solidarietà, dirette a sostenere comunque le posizioni, di vantaggio e di potenza audacemente conquistate. · <,Dinanzi alle risultanze oggettive dei fatti l'assemblea ha chiara coscienza di non obbedire a preoccupazioni di parte, ma di servire ai supremi interessi del Paese quando con spirito di verità afferma all'infuori dell'indagine giudiziaria sui fatti concreti l'impossibilità logica e morale di scindere in confronto di essi e della loro origine prossima e remota la responsabilità politica del Governo, la quale discenderebbe anche dalla solidarietà concessa e mantenuta contro l'avvertimento di amici e• l'ammonimento di avversari e collaboratori, e dalla norma costituzionale, che fa il Presidente del Consiglio responsabile dinanzi al Parlamento e al Paese dell'opera dei suoi collaboratori. « Necessariamente le circostanze dell'ultimo delitto, consumato sopra un deputato a Camera aperta, per intuitive ragioni dei suoi legittimi atti o parole in Parlamento, rendono impossibile alle opposizioni, finchè durino le circostanze presenti, di partecipare ai lavori della Camera. Intanto il Gove1·no, rinviata la Camera, convoca a parte la maggioranza da esso stesso prescelta e le opposizioni si riuniscono per proprio conto, espressione di una crisi profonda che non si risana con opportunistici' compromessi. E, mentre tuttavia perdura il tono minaccioso di capi e giornali -autorizzati, col quale si vuole limitare la stessa indagine della giustizia e persuadere il popolo italiano a piegarsi anche sotto l'umiliante violenza che si è abbattuta sulla• sua vita, il Governo prospetta per l'avvenire una sua opera di moralizzazione, ma alla sincerità e a,lla concreta efficacia di tale opera le opposizioni non possono accordare fiducia, perchè i propositi, lungi dal tradursi in provvedimenti risolutivi che tolgano ad un partito il privilegio intollerabile di difendere a mano armata contro gli altri la propria volontà politica, sono contraddetti nell'atto stesso in cui sono formulati dalla confessata convenienza a mantenere tale privilegio per esclusivo van-· taggio di parte, e perchè permane il convincimento che le ragioni profonde della situazione che si è venuta determinando sono intimamente legate a tutto l'indirizzo di politica interna seguita dal Governo. « Onde l'assemblea dichiara solennemente che indifferibile premessa della pacificazione del paese è la restaurazione del· l'ordine morale, giuridico e politico infranto, e che tale restau-· razione non è effettiva se non per opera di un Governo, alla BibliotecaGino Bianco

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