- 35 - ponenti. Milano mise in minoranza, il governo. In tutte le grandi città dell'Italia settentrionale le votazioni indicarono chiaramente come le vecchie forze socialiste fossero intatte e gli stessi ceti medi si spostassaro a· sinistra, così ohe in definitiva il governo con la sua grande _vittoria in tasca, conseguita con la frode e la violenz·a, uscì dalla battaglia delle urne indebolito. Subito dopo le elezioni la campagna delle opposizioni prese un altro tono. Molta gente, per la neeossità della campagna elettorale, si era trovata costretta ad uscire da un ambiguo riserbo. Le violenze post-elettorali, che non distinsero fra socialisti, popolari ed oppositori costituzionali, indussero un poco a serrare le fila. Fu più che mai evidente l'intenzione del fascismo di valersi di ogni mezzo per conservare il p0tere anche contro la volontà della maggioranza, ed i ceti medi - già mal contenti perchè schiacciati come gli operai dalle tasse -- ebbero modo di constatare che l'ordine atteso e promesso non poteva venire dal fascismo e che quando Mussolini parla di nnrmalizzazione, egli ha present-e non il modello di uno Stato moderno, dove il principio di autorità sia una cosa sola, almeno in teoria, col diritto di auto-governo del . popolo, ma le Signorie della Rinascenza, nelle quali furono legge l'arbitrio del Principe o il capriccio del feuda- . tario. In questo mutato ambiente venne a cadere il delitto Matteotti, e fu la goccia che doveva fare traboccare un vaso già colmo, fu, per una infinità di ciechi volontari, la rivelazione della immoralità e della mostruosità della dittatura fascista. Divenne allora immediatamente possibile, quello che era sembralo fino. a quel giorno chimerico: i partiti di opposizione si decisero a porre mente a ciò che nel presente li univa, senza sacrificio di ciò che in una prospettazione avveniristica li divideva. Il primo comitato di opposizione sorse nell'ambito parlamentare il 13 giugno e decise l'astensione dalle sedute della Camera, andando incontro così ad una ardente invocazione delle masse, le quali già, nel periodo pre-elettorale, avevano chiaramente mo-· strato di preferire la tattica della astensione. BibliotecaGino Bianco
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