Pietro Nenni - L'assassinio di Matteotti ed il processo al regime

- 34 - miglia, siano stati guidati nella loro azione dal disegno machiavellico di valersi di MùssolinL proprio al fine di strozzare il fascismo. Giudicare il capo del governo capace di ciò non è certo fargli . . . ingiuria, ma tutta la situazione era: ed è tale che non si sa precisamente fin dove il duce precede e fin dove è invece rimorchiato. L'ultimo Consiglio nazionale del fascismo, tenutosi a Roma nella prima decade di agosto, ha dimostrato che egli è di quei c3:pi che possono tenere il timone solo in quanto seguono la rotta tracciata dalla ciurma, ma che il rassismo non ha più lontana intenzione di sacrificarsi ad una politica nazionale, com'è nei desideri e nella tradizione dei liberali, la quale consideri i[ partito fascista alla• stregua degli altri partiti d'ordine e di conservazione sociale. Queste cause ed altre molte, che non tornano certo ad onore del carattere del popolo italiano, hanno fatto sì che fino· alle elezioni del 6 aprile, al fascismo non resistessero che i socialisti, a loro volta troppo impegnati nel guazzabuglio delle lotte di tendenza, per dedicarsi ad una vera e propria opposizione. Tutto attorno era il deserto. Ricordo di avere scritto, più di un anno fa - tanto per sondare Io stagno morto della vita politica - una serie di ·articoli sul blocco della- libertà. Vi prospettavo la necessità che i partiti medii, la democrazia e il liberalismo, se volevano riscattarsi dall'onta della resa a discrezione al fascismo, si preparassero alla battaglia per la libertà, bloccandosi in un programma di opposizione inequivocabile. Quegli articoli suscitarono qualche allarme e qualche discussione nel campo del nostro partito ed ebbero scarsa· eco fuori, ciò che mi convinse, per lo meno, delle loro inattualità. La situazione mutò all'indomani del 6 aprile. Le elezioni, benchè combattute in condizioni di assoluta inferiorità ed in un ambiente infernale, benchè dessero occasione a violenze di ogni genere ed a brogli ignorati nel periodo del peggiore camorrismo, pure :r:ivelarono lo stato di disagio del popolo. I tre partiti socialisti ed i popolari, là dove fu possibile lottare, là dove fu possibile resistere alla violenza ed alle minacce, ebbero votazioni imBiblioteca Gino Bianco

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