- 24 - mandati ricevuti un senso scrupoloso del dovere, una solerzia esemplare, una grande coscienza, che lo faceva rifuggir-e da ogni improvvisazione e da ogni demagogia. ' Sono, tutte queste, delle qualità che g·eneralmente non vengono molto apprezzate dai politicanti, ma che dànno alla fama di un uomo una cerchia modesta ma delle basi solidissime. Chiunque aveva avvicinato Matteotti -e ne aveva scrutato il pensiero e l'anima, sapeva di essere di fronte ad uno di quegli uomini che ponderano le parole e gli atti, che procedono con metodo rigoroso alla indagine. dei fatti politici e sociali, ma che presa la loro via la percorrono fino in fondo, inflessibilmente. L'aspra via del socialismo - multiplo nei metodi, uno nel fine - Matteotti l'ha percorsa fino al Martirio. Ciò ha permesso a Turati di essere l'interprete della coscienza italiana, quando ha detto che la vittima sarà il giustiziere ed ha ricordato che i morti non pesano soltanto, ma sopravvivono. E tutti sentono - specialmente i nostri nemici - che Egli è il più vivo di tutti, trasfigurato nella gloria del Martirio che ne ha fatto il simbolo di tutte le violenze patite dal popolo italiano ed il simbolo di una riscossa ideale che prepara e prelude alla riscossa materiale. Questo morto - al quale fu a lungo contesa una tomba - domina la scena politica italiana. Invano il fascismo è ricorso ai tentativi più svariati per deviare il corso delle indagini e l'attenzione del pubhlico. Invano ha proclamato finito il caso Matteotti. Invano ha implorato e minacciato. Non c'è che una realtà concreta: il processo del delitto di Roma, che non è il processo ai sei o sette arrestati, ma. è il processo al regime. Anche nell'ultimo Con.siglio fascista l'on. Mussolini ha gridato: - « Noi non lasceremo processare il fascismo, il governo, la rivoluzione~ - cer: cando così di nascondere ai suoi occhi ed a quelh dei suoi fedeli la verità. E la verità è che il processato è lui, Benito Mussolini, il capo, il duce del fascismo, l'uomo nel cui nome da tre o quattro anni Biblioteca Gino Bianco·
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