Pietro Nenni - L'assassinio di Matteotti ed il processo al regime

- 23 - politico non so. Ho sempre pensato che dovesse essere assolutamente estranea al suo spirito e al suo ingegno, la concezione del partito socialista come partito di governo in regime borghese-monarchico, e la concezione riformista del movimento proletario come una specie di dependencc della democrazia borghese. Non credo che il Quirinale fosse, non dirò la mèta, ma neppure una stazione di passaggio obbligatorio. Ma Giacomo Matteotti, nella più compiuta espressione della sua personalità, rivelatasi in pieno negli ultimi tempi, poco si imbarazzava di discussioni teo- . riche. Lo bruciava il bersaglio da colpire e intuiva che il grande compito di un partito di vera opposizione consisteva nel convogliar3 forze sufficienti p(:)r affrontare e vincere la battaglia ingaggiata. Non ammetteva compromessi di alcun genere col fascismo ed aveva reagito con estrema energia a,J tentativo, affiorato anche fra unitari," di contrapporre al selvaggio rassismo delle provincie fasciste, un eauivoco mussolinismo della capitale. Non aveva del capo clel governo nessuna stima nè morale, nè intelletLuale, nè politica e fu questa una delle ragioni della sùa forza e, forse, della sua tragica fine. Giacomo Matteotti era un figlio del popolo, per quanto la sua famiglia si fosse arricchita nell'ultimo cinquantennio al punto da lasciargli una sostanza considerevole, che gli apriva la via della ricchezza. Egli fu socialista fino da ragazzo come lo erano stati i suoi fratelli, che la propaganda di Costantino Lazzari aveva attratti al Partito. Nato a Fratta Polesine il 22 maggio del 1885, laureatosi in giurisprudenza all'Università di Bologna, aveva posLo ogni sua attività in servizio della causa del proletariato e sopratuLto dei contadini dei quali conosceva nrofondamente l'animo ed i bisog·ni. Processato e- condannato parecchie yolte (l'ultima volta nel 1916 per un discorso contro la guerra); sindaco del suo paese, poi presidente della deputazione provinciale di Rovigo; membro della direzione della Lega dei Comuni socialisti, deputato al Parlamento -ed infine segretario politico del Partito Socia.lista Unitario, aveva portato :nell'esercizio dei BibliotecaGino Bianco

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