- 19 - tanta era l'abitudine, Mussolini non seppe che minacciare. « Se si volesse - disse alla seduta della ,Camera del 13 giugno, presente la sola maggioranza - trarre argomento da questo episodio delittuoso per inscenare un movimento e per trascinare il governo in responsabilità che non ha, si sappia che il governo punta i piedi ed il governo si difende, avendo la coscienza enormemente tranquilla,. Commentando sull'Avanti! questa audace asser- _2;ionenoi scriveva.mo: « Il governo ha la coscienza -enormemente tranquilla? Vediamo. Non c'è bisogno di risalire ai massacri di Roccastrada, di Torino, di .Spezia, rimasti del tutto impuniLi, per trarre dalla ,cronaca la prova della scandalosa solidarietà del _governo con le gesLa dello squadrismo. « A Roma è stato assalito il villino dell'on. Nitti, in pieno giorno, da una banda di un centinaio di persone; nessuno è stato trascinato davanti al tri- ·bunale. « A Roma è stato assalito e revolverata l' on. Amendola; nessuno è stato arrestato. Prima di lui egual sorte era' toccata al dissidente on. ·Misuri. « Sempre a Roma, !'on. Bergamini è stato vittima di una aggressione che l'opinione pubblica unanime ha considerala una vendetta politica e come una conseguenza della sua contrastata elezione a Presidente clell'Associazione della Stampa; buio pesto. · · « A Milano !'on. Cesare Forni per poco non è ,stato assassinato. I nomi degli autori dell'aggressione erano sulla bocca di tutti: nessun arresto. « Un ardito è stato assassinato a Porta Vittoria, -gli autori del delitto sono noti: la polizia· ha lasciato .correre. « Decine di fatti del genere sono avvenuti nelle provincie; quasi mai un arresto. « Di fronte a questa latitanza dei pubblici poteri, latitanza del governo, latitanza: della polizia, latitanza d·ella magistratura, come può ora Mussolini parlare di coscienza tranquilla?». Int1J,nto, incalzata. dalla pubblica opinione e dalla stampa, che aveva già ricostruita la scena del rapimento, la polizia, era costretta ad arrestare alcuni Jra gli esecutori materiali del delitto. BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==