Pietro Nenni - L'assassinio di Matteotti ed il processo al regime

- 12 - tori, i combattenti, in genere gli uomini di cultura e di progresso, si sono allontanati prima, d~l fascismo, rifugiandosi in un paradossale mussollnismo, poi, anche dal Governo quando si sono ac-- corti del bifrontismo di Mussolini, pronto a tutte le concessioni che possano conciliargli il favore del.- la piazza, ma legato a fil doppio al rassismo che corrisponde in pieno alla sua mentalità. Le •elezioni del 6 aprile, che furono un truffa per la legge con la quale vennero indette e furono doppiamente una truffa per le condizioni in cui si . svolsero, avevano già dimostrato luminosamente cheil fascismo non poteva contare che, su solidarietà coatte, strappate con la violenza o con la minacciai delle violenze. Dopo le elezioni, il processo disgregativo delle forze fiancheggiatrici del fascismo si andò accelerando. La coscienza: italiana avvertì il baratro morale in cui l'aveva precipitata la dittatura fascista, che per bocca del suo capo andava intanto raccattando gli insulti degli austriaci e dei Borboni contro il popolo italiano, definito insensibile ai probi-emi della libertà e solo preoccupato di materiali vantaggi. Anche prima del delitto Matteotti la dittatura fascista appariva senza giustificazione agli occhi della grande maggioranza degli italiani. E' questo· un punto fondamentale. Noi socialisti non ci siamo mai illusi che si possa bandire dalla storia e dalla. vita, la violenza. Abbiamo anzi riconosciuto e detto che vi sono situazioni che solo la violenza riesce a rompere e a superare con vantaggio della civiltà, Egualmente non· è senza giustificazioni storiche la dittatura di un partito o di una classe, quando essa ~on sia che il mezzo temporaneo per superare il ];)rusco trapasso da un regime che crolla ad un re-· gime che sorge. Non rinnegheremo la rivoluzione francese, della quale la nostra civiltà è figliazione· diretta, solo perchè le cronache del Terrore furono tristi ed infami o perchè troppo lavorò la ghigliotti-- na. Non rinn,egheremo la rivoluzione russa, che ha avuto i suoi episodi di terrore ed i cortei di giusti~ ziati. Ma se, a differenza di quel che mostra di credere il capo del fascismo, pentito di una sua supposta. generosità (diciamo supposta perchè se egli e le 1 Biblioteca Gino Bianco

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