Giuseppe Emanuele Modigliani - L'assassinio di Giacomo Matteotti

"Ciononostante, le risultanze dell'istruttoria erano ormai tali, che tutta questa decisa volontà di soffocazione avrebbe potuto non raggiungere il proprio intento, se le risultanze istruttorie fossero state valutate al loro giusto valore, ed avessero indotto la Sezione di Accusa a completare l'istruttoria e, comunque, a non liberare i mandanti dalle responsabilità, che l'amnistia non aveva coperto, e delle quali avrebbero dovuto render conto_- per rispetto ai mai smentiti insegnamenti della giustizia punitiva del nostro paese - in base agli stessi addebiti che la sentenza di rinvio tiene fermi contro di loro, pure amnistiandoli. "La Parte Civile non mancò di fare valere davanti alla Sezione di Accusa queste considerazioni, dimostrando, ed esplicitamente affermando, che il non accoglierle, equivaleva a ridurre il giudizio ad una beffa intollerabile. Ma proprio nel momento conclusivo della procedura istruttoria, dall'alto, fu additata la soluzione non rispondente a verità e giustizia; e si ebbe il rinvio a giudizio dei soli esecutori materiali dell'uccisione: una formula che preclude ogni possibilità di indagine sui precedenti e sulle responsabilità moralmente più gravi. E poichè la sentenza di rinvio, pur amnistiando i mandanti, ridonava loro la libertà, uno di essi, Giovanni Marinelli - il più fedele - fu subitissimo ripristinato negli uffici e negli onori, per volere di chi può permettersi impunemente simile sfida al giudicato, e che è anche un'intimazione per i giudici futuri. "Ma Roma - ove per legge doveva celebrarsi il dibattimento - è tale c_ittà, che avrebbe richiamato tutte le attenzioni sulle mutilazioni del rito giudiziario. Il dibattimento in Roma, avrebbe suscitato di per se solo, tutte le proteste di tutto il mondo civile contro tale mutilazione, anche se la voce e le capacità dei colpiti della ingiustizia, fossero stati Ìnferiori al compito! Ciò non poteva essere permesso. "Ed immediatamente le "informazioni ufficiali" (come si legge nella stessa requisitoria per rimessione della causa ad un'altra sede) annunziarono "incidenti fors'anche gravi", se il dibattito fosse stato celebrato a Roma. E non vi era bisogno di dire da qual parte gl'incidenti sarebbero stati provocati! Nella generale impotenza di tutti gli altri, tali incidenti non :wrebbero potuto essere suscitati se non da coloro contro cui la prevenzione è vietata, tanto quanto la repressione, impossibile! "L'informazione suonava quindi come un'imposizione. Subirla: o assumersi la responsabilità del disordine, certo grave, impunito. Ed il dibattito è stato quindi relegato lontano, fuori di ogni vasto controllo di stampa e cli pubblico; alla mercè delle forze che han sempre fatto risolvere, nello stesso modo, in questi ultimi tempi, nel nostro paese, tutti i processi, indarno celebrati contro chi poteva rispondere ad accuse anche tremende e precise, invocando la propria fedeltà al regime. "In questa situazione di cose, ragionamento e sentimento imponevano concordemente alla Parte Civile, una sola decisione. "Dice il ragionamento, che partecipare alla conclusione del rito giudiziario così mutilato e soffocato, nella pii'.1assoluta impossibilità di 29 BibliotecaGino Bianco

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