Giuseppe Emanuele Modigliani - L'assassinio di Giacomo Matteotti

quel che doveva esser detto. E l'atto fu redatto, fatto notificare, e depositato a cura del difensore della vedova: Avv. G. E. Modigliani. Eccolo: Dichiarazione di revoca della costituzione di parte civile I LE modalità concrete dell'azione criminosa culminante nell'uccisione di Giacomo Matteotti, le dichiarazioni subito emesse da chi escì dal governo in seguito al delitto, le immediate parziali ammissioni di qualcuno degli arrestati, la deposizione testimoniale gravissima dell'ex Direttore Generale della P. S. e, da ultimo, i "memoriali" divulgati dalla pubblica stampa (mai smentiti dagli autori, ma da loro anzi, gravissimamente precisati) : avrebbero dovuto imporre che l'accertamento delle responsabilità facenti carico a persona, per qualità o per ufficio sottratte alla ordinaria. competenza,* fossero invece accertate nei modi straordinari previsti dallo Statuto per le responsabilità connesse con azioni di governo. "Questa seconda indagine, sottratta per sua natura alla iniziativa privata, è mancata del tutto; la Parte Civile non si può dunque prevalere nè dei risultati che essa avrebbe potuto dare, nè delle ragioni che l'hanno fatta mancare. Ma nessuno potrà negare, e la Parte Civile si sente in diritto di affermare, che quelle stesse ragioni di ambiente e di clima storico, che impedirono radicalmente l'indagine straordinaria, hanno avuto ripercussioni innegabili e gravi, anche sull'indagine ordinaria. "Ciò non si verificò ~ubito. Anzi, per tutta la prima fase dell'istruttoria ordinaria, l'indagine - pur non essendo ancora stata completata - risultò condotta senza riguardi e con ogni maggiore decisione. Ma in seguito, e dopo gravissime risultanze - sostanzialmente confermate dalla sopravvenuta istruttoria dell'Alta Corte - l'indagine giudiziaria fu pregiudicata irreparabilmente. "Rimossi i magistrati che l'avevano condotta in un primo tempo; trascurate le risultanze dell'istruttoria dell'Alta Corte; omessi i provvedimenti amministrativi e disciplinari che la stessa decisione dell'Alta Corte imponevano; onorato con altissimo incarico chi era stato prosciolto dall'Alta Corte per "non provata reità"; soffocata ogni libertà di controllo della stampa e della pubblica opinione; accentuata fino al parossismo l'intimidazione, ad opera di tutte le gerarchie ufficiali e non ufficiali del regime: si finì col porre i magistrati ordinari di fronte ad una amnistia sapientemente preordinata a sottrarre alle sanzioni punitive, le responsabilità moralmente più gravi, è ad evitare ogni indagine sui precedenti del fatto materiale dell'uccisione. * Appena necessario far notare che qui è precisamente indicata la persona di Mussolini. 28 Biblioteca Gino Bianco

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