Giuseppe Emanuele Modigliani - L'assassinio di Giacomo Matteotti

difensori, !'On. Modigliani, potè metterli a disposizione dei magistrati incaricati dell'istruttoria. Ma di ciò in seguito: dato che, dopo aver anticipato l'esposizione delle prove relative al delitto, tempo è di rievocare le ripercussioni che ebbe questo nel paese e sui suoi destini. Le ripercussioni - L'Aventino LE ripercussioni sincere e spontanee, le. ripercussioni degne e durevoli, ebbero manifestazioni quasi immediate; ma non meno sollecita fu la commedia del ripudio fascista delle responsabilità, e l'organizzazione della resistenza e difesa del regime. Giovedì 12, Mussolini aveva recitato la commedia di fronte alla vedova del suo assassinato; e lo stesso giorno eccolo recitare la commedia in pieno parlamento. Rispondeva ad una interrogazione sulla scomparsa di Matteotti. Ed appena ebbe dato notizia dei primi arresti esclamò: "Se c'è qualcuno in questa Camera che ha diritto di essere costernato, ed aggiungo: rivoltato, sono io! Questo delitto che ci riempie di orrore e che provoca tali esplosioni di sdegno non ha potuto essere commesso che da uno dei miei nemici il quale ha certo meditato a lungo questo colpo diabolico. Il governo ha la coscienza enormemente tranquilla. Se voi mi autorizzate a far giustizia sommaria sarà fatta". ( A destra si applaude). Poi invita alla calma e ripromette giustizia: "perchè si tratta di un delitto contro il fascismo (sic!) e contro lanazione; perchè si tratta di un delitto che non è soltanto orribile, ma di una brutalità umiliante". Va da sè che pochi momenti prima, secondo lo ha attestato Cesare Rossi (vedi "La Terreur Fasciste" pag. 223) egli aveva spiegato che si trattava solo di guadagnar tempo. E sarà bene ripetere che la sera stessa De Bono faceva sparire dalle valigie di Dumini tutto quel che vi era di compromettente. Ma, per il pubblico, la commedia continuò: tanto che il venerdì 13 Mussolini pronunciò lui stesso alla Camera l'elogio funebre del suo assassinato. Tuttavia la commedia non poteva limitarsi alle parole; ci volevano atti. E la settimana successiva recò al gran pubblico italiano, la notizia che Cesare Rossi aveva dovuto sottrarsi all'arresto subito ordinato, e che un mandato di arresto era stato spiccato anche contro Marinelli. Cosicchè il 24 giugno il mandante dell'assassinio aveva un pubblico abbastanza ben preparato, quando si presentò al Senato a recitarvi, per la seconda volta, la sconfessione dell'operato suo e dei suoi correi, assicurando l'alta e supina assemblea, che la sua intenzione era di "ristabilire a qualunque costo la legalità e di arrivare ad un regime politico normale e alla pacificazione del Paese. Passare al vaglio il Partito e purgarlo degli elementi indesiderabili. Sopprimere colla più grande energia gli ultimi resti di 16 BibliotecaGino Bianco

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