2i vostra condanna come il vostro cervello e il vostro cuore vi suggeri. ranno. Vi sono due nostre subordinate: la provocazione grave e la con• causa. Accettando l'una e l'altra, la pena si ridurrcbhc a qualche mese. Ammettendo solo la provocazione grave, la pena pure sarehhe leggera. Se voi volete far sì che costoro, beneficando dei quattro anni concessi dall'amnistia e del carcere sofferto, possano essere messi dal Presidente in condizione di essere restituiti alle loro famiglie, ac• cetterctc la concausa. Come vedete, giurati, vi ho parlato con la mia coscienza; però vi dico che se voi escluderete la provocazione grave e, ammettendo l'omicidio preterintenzionale e la complicità corrispettiva, non accet. terete la tesi della concausa, voi commetterete un grave errore contro il diritto e contro la logica. Non vi richiedo le circostanze attenuanti; a voi giurati intclli. genti sarebbe superfluo. Per il solo fatto che vengano poste dal Pre• sidente, è consuetudine ammetterle. Le circostanze attenuanti si ac• cordano anche al parricida, al fratricida. Giurati cli Chieti, ho finito. Non vi chieggo cleme111.a. A fronte alta, con fierezza vi dico: fate il vostro dovere! E in questo an1111ire• rete la nostra generosità, poichè dimentichiamo la legittima reazione di parte e dimentichiamo i sacrifici con i quali fu fronteggiata da noi la canea quartare\lista. Casalini cd altre sessantadue Cmuicic Nere, assassinate in un anno, ne sono le prove tremende. Xon voglio neppure ricordarvi di quale martirio, cli quale cliffo. 111a1.io11econtinua, di quale malvagia provocazione siamo stati oggetto per lunghi e lunghi mesi. Kon voglio ricordarvi il dolore delle nostre donne e dei nostri bamhini, qtw.mlo, minacciati di morte, uscivamo cli casa, forse per 11011 farvi più ritorno. Non voglio ac• cennarvi al pianto cd alle sofferenze delle madri dei nostri l\lartiri, quando per un istante dubitarono che il sacrificio dei loro cari fosse stato sostenuto invano. Signori giurati, fate sinceramente il vCJstro dovere, con mente scre1·rn, come sereno io mi sento in quest'ora. blioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==