Il processo Matteotti alle Assise di Chieti : l'arringa di Roberto Farinacci

2b definì 1'011. Cassinelli, l'uomo già gravemente ammalato, come disse il vice governatore Darbesio, già Prr:fetto di Rovigo, l'uomo già una volta riformato alle armi. Se noi avessimo potuto prevedere la ritirata strategica del Procuratore Generale, avremmo portato maggiori prove in sostegno alla tesi della concausa che noi vi abbiamo sottoposto. L'altro ieri, non appena venne in discussione la concausa, un cittadino onesto, i\lasiero Narciso, si presentò spontaneamente al Procuratore del Re, l3asioli Giuliano, a deporre che, essendo nel Polesine, conosceva la famiglia ?dattcotti, sapeva il deputato affetto da tubercolosi e dichiarava che il frate11o Silvio morì dello stesso male. Sono dolente che non sia stato possibile citare questo teste. A mc risulta che il Procuratore llasioli di l\lilano vi abbia riferito questa testimonian;,,a. l\'fa dilungarsi in un argomento come questo è inutile, perchè meglio di noi, lo sapete voi giurati, che con un pugno al torace non si uccide 1111 nomo robusto. E vengo alla conclusione. Ho parlato in questo dibattimento prima come Segretario del mio Partito. Sotto questa veste ho recitato, come mi ero ripromesso da diciotto mesi, il 1( De Profundis n alle opposizioni. E vi ho parlato come avvocato, esaminando le risultanze processuali, meramente dal lato giuridico. Ora vi parlo da cittadino italiano, con brutale sincerità, come è costume del carattere abruzzese del quale ho l'orgoglio di avere con• servato lo spirito intatto. Cosa dovrete fare voi cli fronte ai quesiti che l'Ecc.mo Presidente vi ha posto? Se questo fosse stato uno dei soliti processi, se volessi punire la cleficente istruttoria, se volessi concludere in base alle deposizioni emerse durante la discussione, io dovrei domandarvi deciso e con energia l'assoluzione, perchè non si è riusciti a trovare la colpevolezza sia del mio imputato che degli altri. ì\la io temo che le ultime parole del Procuratore Generale abbiano avuto una certa ripercussione nell'anima vostra. C'è una tomba, c'è un'opinione pubblica che guarda a Chieti, c'è tutto il mondo politicante che guarda all'esito di questo processo. Ebbene, se voi ammetterete l'omicidio preterintenzionale, e quindi la complicità corrispettiva, esclusa ogni aggravante, potrete limitare la BibliotecaGino Bianco

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