Il processo Matteotti alle Assise di Chieti : l'arringa di Roberto Farinacci

20 << zioni, e non dall'abuso di esse. Che se l'omicidio apparisce quale <( reazione ad un atto arbitrario del pubblico ufficiale, qualora non (< possa applicarsi la scriminante de1l'art. 192, si avrà soltanto il u delitto semplice i,. l\fa qualora, o signori giurati, voi accettaste la tesi del Procuratore Generale, e cioè che costoro dovrebbero rispondere cli complicità in omicidio preterintenzionale, per il fatto solo che esiste un morto, voi 11011 potreste negare a noi la scusante della provocazione grave, che viene a ridurre alquanto la gravità della pena. Perchè costoro hanno agito, o signori giurati? Forse per interessi privati? Forse per vendetta esclusivamente personale? No. E allora ci deve essere stato un movente che deve essere attentamente esaminato. Si è gridato dalle opposizioni, si è riconfermato dalla pubblica accusa, ed è risultato da questo processo, che il movente fu esclusivamente politico. Chi era Matteotti? Ve lo hanno descritto a fosche tinte cospictte personalità che qui sono venute a deporre. Nefasta e deleteria fu la sua opera, prima, durante e dopo la guerra. Come sovversivo acceso, incominciò ad agire ai primi del 1914. Durante uno sciopero, in quell'anno, organizzò una manifestazione per impedire l'arrivo a Fratta Polesine dei liberi laYoratori e dei liberi mungitori, cagionando la morte a grande quantità di bestiame. Combattè e vinse nella sua provincia gli dementi più temperati del socialismo e, in breve tempo, con una propaganda demagogica fra i lavoratori, divenne il despota della situazione. Fu neutralista accanito. Scoppiata la guerra, svolse intensa opera di disfattismo. Ad Arquà Polesine, i lavoratori, da lui aizzati, si ribellarono, perchè in quel paese non venisse impiantato u11 Ospedale della Croce Rossa per l'assistenza dei feriti. E vi fu una sommossa a Stiente, dove venne ucciso un carabiniere, e a Gransette, frazione cli Rovigo, si lapidò u11 a1 tigliere. 1'utti gli italiani ricordano la seduta del 5 giugno 1916 al Consiglio Provinciale cli Rovigo, dove, ad una proposta fatta per una manifestazione di solidarietà colla popola;,.ione della Provincia di Vicenza, duramente provata dall'attacco austriaco del Trentino, gridò: <t abbasso la guerra u, chiamando gl'italiani più assassini degli austriaBibliotecaGino Bianco

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