tercssi o sentimenti altrui, collettivi od inùividuali, ai quali il de. putato o il senatore possa abbandonarsi. Il deputato che offende gravemente il sentimento collettivo di patriottismo, quello di solidarietà nazionale, che inneggia ad uno Stato in guerra col proprio Stato, che insulta ciò che la maggio• ram-:a della Kazione venera o rispetta, che si adopera attivamente per il sovvertimento dell'online politico e sociale, che compie atti diretti a promuovere la guerra civile e l'odio cli classe, evidente• mente non esercita le· pubbliche funzioni dei -c1cpt1tato, ·ma com1:lic azioni degne di u11 arrabbiato e poco scrupoloso politicante qualsiasi, non potendosi seriamente ammettere che tra le funzioni pubbliche sia pure quella d'offendere, di denigrare, di scalzare le basi dello Stato e della Società, di incitare all'odio, ecc. ccc. E però, se taluno colpisce un deputato, non perchè costui ha compiuto atti legislativi della sua funzione, ma per reazione alla suddetta condotta eccessiva ed abusiva, 11011 soggiace all'aggravante in discorso. Kè si obbietti che i deputati e i senatori godono dell'immunità parlamentare, perchè questa concerne soltanto le opinioni ed i voti espressi u nelle amere u. Soltanto per i discorsi e i fatti avvenuti in tale ambiente si potrebbe dubitare de11'applicabilità dell'aggra• vante a chi colpisce il deputato o senatore, in quanto, essendo egli dichiarato immune dalle sanzioni penali, potrebbe riguardarsi anche come particolarmente protetto nelle relazioni individuali. Ma questa tesi è tutt'altro che certa, e in ogni modo essa è del tutto estranea ai fatti cd ai discorsi del deputato e senatore fuori dalla rispettiva asscmhlea. D'altra parte, lo stesso co11cctto di immunitcì penale con• tiene per necessario implicito m1 riferimento ai fatti illeciti: e fatti illeciti 11011 possono mai qualificarsi le funzioni pubbliche, anche quando esse s0110 puuibili. L'immu11ità parlamentare quindi, nulla ha da fare con la questione presente. In conformità ai su esposti principii, i\Ianzini scriveva nel suo trattato cli diritto penale li ed. Voi. Vll pag. 24: e<Si tenga tuttavia 11 presente che, per l'applicabilità dell'aggravante, il fatto deve ri• <( sultarc motivato dall'essenza o dall'esercizio delle pubbliche fun. blioteca Gino Bianco •
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