Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

\ UN APPELLO PATETICO l11. diverse regioni, un certo numero di famiglie armene sono sfuggite allo sterm.inio, p:er la \protezìone inatte~a di quelÌe tribù I(urde, che, . facendo eccezion·e alla feroci.a della razza, hanno · dimostrato verso 101·0 sentim.e)nti dii umanità. Ma l'esiistenza di quei rifugiati era assai precaria e spaventosa. La fame li tortura e il governo turco moltiplica i tentativi per invogliare. i loro salvatori, che, del resto, si rifiutano ostinatam.ente, a m3:ssacrarli o a consegnarli. \ Di tutto ciò ho .avuta la prova in una lettera com;movente, straziante, nella quale un gruppo di quegli sve11turati, rifugiati nelle montagne da parecchi mesi, implorano il soccorso del comandante in cap_o delle truppe russe che occupano, attualmente, Ditly, letter~ che uno dei •kurdi che li proteggono, aveva recato. Ecco la traduzione della lettera : « Noi sottoscritti, dopo di essere sfuggiti a.i mas~acri e al fuoco, siamo rifugiati, da u.ndici 1uesi, nelle 1noutugnc, presso gli « .l.\chirats )) ( tribù Kurda) dove viv,iamo, affamati e nudi, in uno spaw Yentevole sta:to di miseria. A questi kurdi, che hanBiblioteca Gino Bianco

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