Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

HJENRY ]JA.RBY ' di terra che vedevo dappei."tutto e intorno ai quali vagavà110 1n1igliaia di cani. ,- Sono le tombe dei « Giaurri . . 1n1 r1s posero t ranquil1 an1ente. (( -- St1·a11.o ! rr ante tombe per un così piccolo villaggio? « - Ah, voi non sapete!... S0110 le ton1be di quej, << cani )) che sono _stati condotti qui per pri1ni, in agosto. Sono morti. di sete. ,. <e-- Di sete 1 Ma nell'Eufrate non v'è più acqua? <( -~--- Aveva1no l'ordine, per intere settirnane, di non lasciarli bere. e<(;inngo all'èstre11nità di quell'immenso cimitero. D11e vecchj sono accoccolati al suolo e singhiozzano. l~i inte1·rogo : <<- Di cl1e paese siete? ((Non rispondono. La sofferenza li ha istupidi-' · l ti. Fo~se non sanno p~ù parlare. P,iù lontano, un altro internato, prostrato al suolo, fra altri disgraziati della stessa Iam,iglia, finisce col risp~ndermi. Vengo .così a sapere che il campo còntiene cinque- • ,n1i.la Arrneni di Mersina e di altre città della Ci- ~ 1 licia )). * * * << I due gendarmi che n1i scortano mi si avv1c1nano. Mi indicano una giovinetta: « --. Effendi! prend~.amola e portiamola . con 1101 a Bagdad !... << E, sen~a asp:eittare .la risposta, chiian1ano l'i:Q.-- Biblioteca Gino S1a.nco I

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