Quaderni di cultura repubblicana

operai, L'Emancipazione faceva ptu una ques tione di principio simbolico che non una raccomandazione effettiva nelle presenti condizioni di angus tia salariale, tanto che una volta scrisse che consigliare il risparmio e la previdenza agli operai era una sarcasmo. I veri mezzi p er aiutare l'impianto di un diffuso s is tema coopera tivo dovevano esser cercati perciò in una graduale rcdistribunzione economica condotta da llo Stato: L'Emancipazione proponeva ad esempio di des tinare allo scopo tutte le successioni intestate, ove non vi fossero figli o parenti p rossimi. Appassionata era anche la difesa della donna e della dignità femminile; ricordiamo la campagna contro la rcgolamentazione della pros tituzione. Sull'altro fianco dello schieramento, L'Emancipazione polemizzava contro le impos tazioni bakuniniane, invitando continuamente gli oper ai a non fidare in programmi apocalittici e ad incanalare la loro protesta in un'azione precisa e costruttiva, non in un indiscriminato attacco contro la società e la nazione. Il giornale si interessò anche alle questioni dci contadini, per i qua li pur auspicando il formarsi di piccole proprietà, proponeva nel frattempo la difesa e l a diffusione della mezzadria, che era, per quei tempi, un sis tema relativamente equo. l L GIORNALISTA L'Emancipazione fu l'ultimo, lungo lavoro giornalistico di Quadrio, ma egli aveva già lascia to il segno della sua personalità in tutto il giornalismo mazziniano. In particolare, negli anni 1871-72, aveva collaborato a lla Roma del popolo, diretta da Giuseppe Pe troni , tra il 1858 e il 1860 al Pensiero e azione di Londra, per non dire dell 'Unità italiana, che Mazzini ebbe a definire come « la grande fatica di Quadrio •. Egli, infatti, in mezzo a grandi difficoltà, diresse questo quotidiano, che uscl a Genova il primo aprile 1860; alla fine dell'anno trasferì la sede a Milano, dove trascorse oltre un decennio, assentandosi di tanto in tanto per compiere missioni in varie ci ttà italiane e anche in Svizzera e in Tnghilterra, dove tornò nel 1864. 28

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