Campanella sfioravano lo stesso triurnvirato, che dopo la morte di Mazzini dirigeva il Partito repubblicano (Quadrio, Saffi e Campanella). Mentre con Saflì Quadrio andò completamente d'accordo - un accordo, come si è visto, cementato fin dal tempo della Repubblica romana - tra i due e Campanella vi furono punti di disaccordo, non solo per l'attenuazion~. fatta da Campanella della rottura con l'Internazionale, ma per la sua opposizione alle formule religiose nella politica del Partito. Il suo spirito alieno da qualsiasi spiritualismo a bas~ religiosa, Campanella lo aveva già manifestato apertamente a Mazzini, che aveva continuato a chiedergli la sua valida collaborazione, assicurandolo che avrebbe lasciato !a questione religiosa all'apostolato dei singoli repubblicani credenti, senza più inserire formule religiose nelle espressione politiche del Partito. Ma anche qui Quadrio fu più mazziniano di Mazzini, e questa volta più ancora di lui lo fu Aurelio Saflì il quale, dopo la morte di Mazzini, si trovò in disaccordo con l'indifferenza religiosa di Campanella. Questi momenti di discordia tra i triurnviri furono poi superati dal giudizio di Bovio, espresso nel volume Uomini e tempi: « Dalla scuola di Giuseppe Mazzini vengono tre grandi, e non grandi a parole, né per incenso di sette, sebbene per opere che durano e legano alla riverenza dei contemporanei e dei posteri i nomi di Quadrio, di Saflì, di Campanella •. Effettivamente, questi tre uomini seppero proseguire con pari intensità l'opera di Mazzini dopo la sua scomparsa. L'APOSTOLATO SOCIALE Maurizio Quadrio, dopo l a morte del maestro, si dedicò soprattutto all'apostolato sociale, operando per aumentare di numero, per migliorare organizzativamente e moralment'!, le società operaie affratellate. All'organizzazione del movimento operaio diede, quasi intera, la sua attività dal 1871 fino alla morte avvenuta nel febbraio 1876; fu un'opera continua di incitamento e eli collegamento tra le singole società che sorgevano. 26
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