Quaderni di cultura repubblicana

collegante tutti i frammenti della concezione mazztmana del mondo, che gli altri riaccattavano alla rinfusa e che per lo più lasciavano cadere, per affisarsi solo sull'idea politica r epubblicana. In una lettera del giugno 1874 al napoletano Giuseppe De Ninno, Quadrio si definì << credente in Dio, padre comune, e per conseguenza inesorabile repubblicano • - Da una premessa centrale egli r icavava le conseguenze; era religioso e morale come Mazzini e non accet tava valutazioni politiche o sociali fuori della visione etico-religiosa, fuori del razionalistico teismo repubblicano, che persuadeva e pervadeva la sua anima. La sua opposizione di repubblicano ai cattolici e ai marxisti era fondata su un criterio religioso: sul fatto che gli uni seguivano la religione in un modo sbagliato e gli altri la negavano radicalmente. Qui è il nocciolo e la ragione prima della opposizione di Quadrio alla Comune di Parigi, che costituì, essa pure, argomento della polemica con Garibaldi. Quadrio non ravvisava l'idea morale nella Comune di Parigi. Noi, afflitti dalla retorica della morale, sbandierata dai reazionari, potremmo restar delusi di un così generico motivo addotto contro la Comune; perciò dobbiamo esaminarlo meglio. Che cos'era questa • idea morale » per Quadrio? Era il principio monistico, che deve r egolare e dominare dall'alto gli atteggiamenti e i progressi dell'umanità; il principio monistico che deve guidare la parte nell 'atto di rivendicare i propri interessi, nonché la ricerca dell'armonia tra questa stessa e il tutto. DI FRONTE AL SOCIALISMO Vi è un articolo interessante sul l'Emancipazione del 30 marzo 1872, non firmato ma evidentemente di Quadrio, dal titolo • Libero scambio e protezionismo ». Il contenuto, come spesso avviene, va assai al di là del titolo e riguarda il rapporto con il socialismo. Anzitutto, egli non solo non rifiuta, ma rivendica per i mazziniani la qualifica di socialis ti, contro l'egoistico indi22

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