indispettiti contro di me, perché trovai puri abbastanza i Mille di Marsala; non sdegnai alteramente come loro di accompagnarli, e come loro non tornai alle fa ticose cure della penna e della dottrina; continuando con i miei compagni ad oprare i facili fatterelli del '60, che essi hanno fatto e fanno ogni sforzo per provare inutilL Infine perché, non come loro, fedele ai principi e r ibelle a lle loro autorità di seiani e satelliti , io tralasciai di proclamare la repubblica in Sicilia e in altri siti • . La risposta di Quadrio alle ironie del generale fu intonata ad un grande rispetto: • Ben !ungi che l'Unità italiana abbia chiamati fatterelli la quasi favolosa impresa del Sud, noi ne seguivamo con ansia la marcia ». Per quanto riguarda le critiche mosse dall'Unità italiana alla spedizione e a Garibaldi, Quadrio ne prese intera la responsabilità: « Gli ammonimenti e le censure di cui l'Unità italiana abbonda, furono scritti quasi esclusivamente da me; e se io potessi scrivere per rancori personali, lo lascio dire al generale. Né di certo fu per farmi bello con Mazzini che scrissi quanto io credeva esser vero. Povero Mazzini! Egli né dava, né prometteva gradi e potenza a nessuno! •. Fin qui la polemica fu contenuta entro termini molto discreti, ma nell 'agosto 1874 Gariba ldi pubblicò il suo libro sui Mille, in cui tornava sull'argomento con maggior violenza. Quadrio scrisse allora un lungo commento al libro, che tuttavia non pubblicò ed uscì postumo per iniziativa e con prefazione di Sara Nathan, in appendice al libro di Garibaldi, nel 1879. Anche questa volta Quadrio conservava il rispetto per Garibaldi, il cui libro de i Mille veniva da lui paragonato, con molta generosità e scarsa rispondenza, ai commentari di Cesare. Gli facevano velo l'ammirazione per l'eroe e la smania dei paragoni classici_ Ma dopo l'ampollosa captatio benevolentiae cominciavano le critiche: • Nel libro dei Mille non v'è tutta la verità o vi è velata e negletta, segnatamente nelle cause e negii avvenimenti politici che precedettero, accompagnarono e seguirono la conclusione, comparativamente meschina, :li un'epopea cosl splendida • · • Quali furono le condizioni dell'a lleanza di Garibaldi con la monarchia? Perché non le espone oggi alla nazione e, ancor più, perché non le espose 18
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