Quaderni di cultura repubblicana

puntate in occasione di tentativi insurrezionali. Il più cospi· .cuo fu quello del 1857: si trattò d i un'azione simultanea di Pisacane nel Sud, Mazzini a Genova e Quadrio a Livorno. La sollevazione di Livorno avvenne il 30 giugno, scop· piando in vari punti della città per opera di alcune cent inaia di rivoltosi, reclutati in ambient i popolari, i quali si diedero a disarmare i soldati per le vie. Il capo della cospirazione era Quadrio, sbarcato a Livorno poco prima con Mario Simeoni, Giuseppe Civinini, Carlo Lozzi e Cesare Ghezzi. Il via al tentativo di r ivolta fu dato da Quadrio in persona, alle sei del pomeriggio in Piazza San Benedetto, allorché gridò ai passanti: «Fratelli, unitevi a noi! Evviva l'indipendenza i taliana! ». Quando il moto fallì, egli trovò rifugio nel consolato svizzero e riuscì poi a tornare incolume a Genova. Si recò quindi a Londra per concertare con Mazzini nuove azioni e quindi nel Mezzogiorno, dove i mazziniani, prima del '60, susci tavano quei fermenti, su cui poggiò la ~pedizione dei Mille. Sono veramente eccezionali l'attivismo di Quadrio e la sua duttilità nel passare dai lunghi periodi di segregazion~ nei nascondigli genovesi al colpo di mano in piazza e ai lunghi viaggi per mare, specialmente se si considera che la sua salute, tra tanti strapazzi, si era guastata c che egli non era più un ragazzo. A Genova fu colpito dal tifo e dal colera, soffriva di una tosse cronica, era fortemente miope e muoveva male un braccio, ma la sua fibra restava formidabile; ad onta di quei malanni, aveva un fisico nel complesso robu· s to e una grande resistenza a lle fatiche. Era muscoloso e forte, piuttosto basso e tarchiato. QUADRIO E LA DEMOCRAZIA Ma non era solo questa resistenza fisica o l'inguaribile spi rito d 'avventura a spingerlo verso la vita del clandestino e del rivoluzionario; fo rse avrebbe desiderato un po' di t ranquillità, ma il fatto è che egli, come non credeva al risorgimento monarchico c diplomatico di Cavour, così non credeva neppure al risorgimento illuministico e relativamente pacifico di Cattaneo e dei federalisti , nei confronti dei quali usò talvolta delle espressioni polemiche, come quando con· ll

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