smusmo sulla <<decadenza della razza latina>> riyestito a nuovo con le false gemme della scienza sociologica. Il Ferrero sosteneva la inferiorità della razza latina, ed italiana in particolare, r ispetto alla razza anglosassone con la nota della sensualità. Nonostante il successivo ripudio dell'autore, l'opera ebbe una rapida, per quanto effimera, celebrità, ed alle molte confutazioni si aggiunse quella del Colajanrù, articolata con serietà scientifica ed equilibrio critico ignoti agli al tri. Tutti i popoli subi rono sinora la fase della decadenza : corruzione dei costumi e parassitismo sono i veri fattori della decadenza dei popoli contemporanei. L'imperialismo naturalmente rende necessario il militarismo. Se esiste una decadenza delle nazioni latine, la resurrezione dell' Italia la smentisce. Essa incarna un fatto unico nella storia della civiltà moderna: l'unificazione cosciente, volontaria. Si può stabi lire un parallelismo con l'unificazione germanica, ma in questa prevalsero fattori statali, nella unificazione italiana prevalsero i fattori popolari. Si potrebbe forse vedere i n questa diversità dei processi unificatori l'assenza per l'Italia della malattia mora le detta <<boria delle nazioni>>, r iscontrabile in altre. << La resurrezione dell' Italia è un fatto e non una ipotesi>>, e lo stesso Colajanni, con questa sua affermazione quanto mai di attualità, nel 1913 pubblicò uno studio sul << progresso economico dell'Italia>>, da l quale può sempre prendere le mosse qualsiasi altro studioso che voglia utilmente documentarsi quando s i parla, e spesso impropriamente, di << miracolo economico >>. Se poi si pone mente al risveglio della razza gialla e di quella negra, di cui siamo tutti pensosi spettatori, non si può non rileggere quello che scrisse Colajanni sul fenomeno con spirito profetico, sulla traccia delle precedenti illuminazioni di Carlo Cattaneo e di Gabriele Rosa. Ma ecco le conclusioni alle quali egli pervenne sul tema sempre appassionante della ipotetica decadenza delle razze um&ne. << l) La superiorità e l'inferiorità delle razze sonc fenomeni essenzialmente relativi al momento dell'osservazio. ne. Le razze sono superiori in un momento; senza che la composizione etnica sia menomamente mutata si troveranno inferiori in un momento successivo; o viceversa. 2) Tutti i popoli e tutte le razze o piuttosto tutte le nazioni hanno por· tato il loro contributo nel patrimonio della civiltà. La civiltà 14
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==