Quaderni di cultura repubblicana

dichiarato; i socialisti e la fisionomia del loro partito gli sfuggivano in una sfaccettatura caleidoscopica. E infine intravvide i primi comunisti, seguaci cioè di un regime che dall'analisi dei suoi libri risultava inattuabile. Il mondo gli girava intorno con un rombo di dissoluzione morale, e questo lo faceva disperare, perché anche il grande braciere della guerra, vissuta da lui vecchio con una alacrità di spirito giovanile, l'aveva immaginato come il forno crematorio di tutte le scorie impure. Non doveva la nazione (e l'umanità) uscire purificata da quel tremendo olocausto? E, nel trambusto, cercava Mazzini. Quindici anni prima aveva esclamato, quasi rabbiosamente, perentorio: << Mazzini non è mai stato sorpassato». In quella categorica, inconfutata affermazione, vibrava l'anima del prigioniero di Aspromonte e del combattente di Bezzecca, rimasto idealista dopo tutte le illusioni e delusioni del positivismo. Ed ecco che, dopo cinquant'anni di lotte, di sacrifici, di critica e di insegnamento, dalla proporzionale si vide come condannato ad una desolante solitudine, mentre tante volte i suoi elettori lo avevano confortato con elezioni plebiscitarie, e nessun competitore aveva mai osato contrastargli il passo. Era per tradizione il deputato senza competitori. Nel 1912 il cinquantennio della sua vita politica fu festeggiato a Palermo con un plebiscito nazionale di omaggi rispettosi. Aveva combattuto sempre solo, e aveva diritto lui solo a cogliere gli allori che gli offrivano tutti gli ammiratori di ogni fede politica, innalzandolo al di sopra di ogni divisione di parte. Gli restavano ancora da vivere altri nove anni, condannato ai lavori forzati del pane quotidiano, e gli servirono per completare la sua povertà economica e la sua ricchezza spirituale, sulla quale i suoi due figliuoli, un maschio ed una femmina, non potevano purtroppo vivere di rendita. NoRD E SuD Esiste un rapporto fra le istituzioni politiche e le organizzazioni economiche e sociali, nelle quali determinate popolazioni vivono? Nei primi scritti dal 1879 al 1885, e nei primi discorsi parlamentari del 1893 e 1894 di Napoleone Colajanni c'è già in embrione tutta la storia della <<Questione Meri8

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