1924-1964 : 10 giugno

All'acclamazione generale non appena si presenta alla tribuna, Matteotti risponde: « La vostra ovazione sarà sentita profondamente dai lavoratori italiani. « L'anima dei lavoratori - egli dice - rimane con noi, come hanno dimostrato anche le ultime elezioni. Dove è stata lasciata una relativa libertà di votare, il ·proletariato ha dichiarato che è con noi. Ma se l'anima è con noi, i corpi sono interamente soggetti alla violenza della fazione dominante. Con l'associazione delle forze illegali armate e dello Stato asservito al partito fascista si è resa ogni manifestazione di indipendenza impossibile. « Ma per riconquistare la nostra libertà noi non domandiamo alcun aiuto all'estero. Chi non sa riconquistare la sua libertà da solo non ne è degno. (Applausi). . « Oggi ho sentito dire che l'origine del fascismo consisteva negli eccessi del dopoguerra e si è parlato di occupazione delle fabbriche. Gli eccessi sono stati più nell'esagerazione delle parole che nei fatti. L'occupazione delle fabbriche non era, nell'intenzione dei dirigenti, che un mezzo per rendere impossibile la serrata, e per continuare il lavoro durante la discussione coi padroni. Peraltro, il primo tentativo di occupazione di fabbriche è stato fatto non dai comunisti, non dai socialisti, ma dai compagni di Mussolini. « Spesso gli estremisti hanno minacciato. Essi hanno esagerato e le loro minaccie non erano che verbali. Ma la borghesia spaventata è ricorsa alle armi. E adesso fascismo e comunismo si sostengono l'un l'altro. L'uno è il pretesto necessario per l'altro. «· E' con lo spettro comunista che il fascismo ha avuto la piena adesione della borghesia. (Applausi). « E' del pari dalla violenza della guerra nazionalista che probabilmente è venuto il bolscevismo. « Ma all'infuori dell'esperienza puramente italiana, c'è nel fascismo qualche cosa di internazionale. « Dapprincipio, la borghesia industriale era democratica. Ma dal momento in cui alfa concorrenza si è sostituito il trust, alla libertà di scambio il protezionismo e l'intervento dello Stato, la borghesia ha cessato di essere liberale e democratica. « Il giorno in cui, dopo la guerra, la borghesia è chiamata a pagare la guerra, essa si ribella e cerca il suo appoggio nella dittatura. « Ascoltando la discussione di questo pomeriggio, ho accertato • 15 • BibliotecaGinoBianco

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