Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967
I.A PROPRIETA' Poichè Proudhon riconosce una sola norma giuridica, quella secondo cui un contratto conchiuso dev'essere adempiuto, similmente egli non può appro– vare se non una sola relazione giuridica: quella delle parti contraenli. Per con– seguenza, la proprietà, avendo per base ddlc norme giuridiche speciali ed ap– plicandosi ad individui che non hanno concluso alcun contralto va rigcuata al pari dello Staio. Infatti, Proudhon tigella la proprietà in modo assoluto (36). senza restri· zlonl di luogo e di tempo; ani.i, egli la considera come una fra le rcladonl giu– ridiche pii.1 contrarie alla glustbJa. • Per definizione stessa, la proprietà è il dirillo di u:-.arc nonchè <li abusare, cioè il dominio assoluto cd irresponsabile dell'uomo sulla propria persona e sui propri beni. Se la proprietà cessasse dall'es~erc il diritto di abusare, cesse., rcbc anche cli essere la proprietà. Non ha forse il proprielario il dirillo di ce– dere il proprio bene a chi meglio gli pare, di lasciare che la casa del suo vicino bruci senza chiedere assistenza. di opporsi al bene pubblico, di spe1-pcrare il pro– prio patrimonio, di sfruttare e ricattare l'01>eraio, di produrre pessimamente ,.:di vendere peggio? La proprietà. appunto perchè è soggetta all'abuso. non rap– presenta forse per il legislatore quanto vi è cli pilt sacro? E non è forse evidente che ~e si volesse introdurre la giustizia nella proprietà questa si troverebbe abolita?• (37): • Si ruba: I) assassinando sulla pubblica strada; 2) solo o in compagnia; 3) con scasso o scalata; 4) mediante la sotlrazione; 5) con la bancaro11a frau· dolcnta; 6) col falso in i~cri11ura pubblica (, privata; 7) con la fabbricazione di moncla falsa; 8) con l'imbroglio; 9) con le, scrocco; 10) l'.:Onl'abuso di fiducia; 11) col gìuoco e le lotterie; 12) con l'usum; 13) con la creazione di rendite, la locazione di terreni e di case e l'amodiazionc: 14) col commercio, quando l'utile del commercio supera il compenso legillimo dornto alla sua funzione; 15) spe• culando sul proprio prodotto. accellando una sinecura, facendosi pagare dei lauti onorarii » (38) . ., Nei furti colpiti dai rigori delle leggi, la forza e l'astuzia enti-ano unica• mente in giuoco e risultano evidenti; mentre nel furto autorizzato, esse sono adoperate per svaligiare le proprie vittime, dissimulandosi dietro un preteso utile sociale che ne dovrebbe risultare. L'impiego diretto della violenza e dell'astuzia è stato ripudiato da molto tempo ed in modo unanime, mentre nessun paese ha saputo ancora liberarsi dal furto cscrci1aro in unione ~I talento, al lavoro (36) Ciò non è s1a10 :1fferra10 da alcuni critici {Pfau, Adlcr) a causa. senza dubbio dcll':tppli– cazionc figurala che Proudhon d!l alla parola • proprkt!l • per esprimer.:: una parie dc:ì beni garantiti dalla lcgjc. (37) « Con1radic1ions •. p. 303·304. (311)• Qu'cst-ce quc la propri~té •· P. 2115,290. 723
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