Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

dipendono in alcun moclo dai giustiziabili, ma sono unicamente a disposizione del potere esecutivi; non sono quindi subordinate al paese mediante il suffragio elettorale ma subordinate con la nomina, al governo, • presidente o principe». Ne consegue che i giustiziabili, si trovano C!iposti alla m1::rc~elci proprii giudici pn:cbamente come i parrocchiani lo sono a quella dei loro curati; che il po– polo appartiene ai magistrati per diritto eredita.rio, che l'imputato appartiene al giudice e non questo n quello. Si applichino il suffragio universale ed il siste· ma delle ekzioni graduate alle funzioni giudiziarie come a quelle ecclesiastiche. si !!Opprima l'inamovibilità che equivale ~Ila rinuncia al diritto elettorale; si tolga allo staio ogni azione ed ingerenza nell'ordine giudiziario; si faccia in modo che quest'ordine centralizzato e distinto dipenda soltanto dal popolo, e si sarà privato il potere del suo pili valido strumento di tirannide; si sarà fotta della giustizia lltl principio di libertà non meno che di ordirie; e, a meno di supporre che il po1>0lo da cui debbono emanare tutti i poteri mediante il suffragio universale non Si trovi in contraddizione con <:.estesso, si avrà la '.ìicurezza che la separazione dei 1>01eri non genererà alcun conflitto, si Potrà scnl.a timore stabilire come principio che separazione e equilibrio sono ormai diventati sinonimi» (33). Indi Proudhon, occupandosi dell'esercito delle dogane, dell'agricoltura, ùcl commercio, dei lavori pubblici, dell'istruzione, delle finanze, chiede per ognuno di questi dicasteri la loro autonomia e centralizzazione basala sul suffragio uni– versale (34). • Bisogna che una n.tzione si manifesti allraverso la sua unità, che questa nazione sia centralizzata nell'amministrazione della sua religione, della sua giu· stizìa, della sua forza militare. della su agricoltura, industria e commercio; in una parola. bisogna che essa sia centralizzata in tulle le sue funzioni e facoltà, bisognu che la cenlralizzazione avvenga dal basso all'allo, dalla periferia al centro, e che tulle le funzioni siano indipendenti ed abbiano a governarsi Ob'TIU" na da se stessa. Si riuniscano quindi gli esponenti di queste varie amministra· zioni, e si avrà il consiglio dei ministri, il potere esecutivo, senza dover ricor– rere ad un consiglio di Stato. Stabilite sopra tutto ciò una vasta giuria. legi· slatura od assemblea nazionale eletta direttamente dalla totalità del paese e incaricata non di nominare dei ministri che h:inno già ricevuto l'investitura dai loro rispctlivi dicasteri, ma di verificare i conti, fare le leggi. Stabilire il bilancio, risolvere le controversie fra le varie amministrazioni previo parere del pubblico ministero o ministro dell'interno, unica funzione alla quale si ridurrà il governo. Si 01terrà allora una centralizzazione tanto più forte, quanto più se ne moltiplicheranno i focolai, una rappresentanza tanto più reale; quanto pili marcata sarà la separazione dei poteri; si avrà una costituzione atl un 1em• po politica e sociale» (35). (33) lvi. p. 65.66. (34) • Confcssìons •, p. 66•68. (35) h·i, p.68. 722

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