Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

Che i condottieri degli eserciti di occupazione fossero francesi o giapponesi o americani non fa differenza per gli abitanti del Vietnam, essendo la distruzione e la morte dispensata con eguale equanimità dalle forze armate di codesti imperi, le quali si susseguirono e ga– reggiarono in crudeltà, in sadismo, in bestialità. Venticinque anni rappresentano una generazione. Significa che le persone oggi adulte nacquero, crebbero, si svilupparono in regime di guerra combattu– ta attorno a loro giorno e notte: gli infanti succhiarono il latte sotto il rumore dell'esplosione, i bimbi impararono ad evitare lo schianto delle bombe e i fanciulli combattono armi alla mano. La guerra divenne, per questa generazione, un regime normale di vita vissuta fra le macerie, la distruzione, i moribondi, i morti. Ma, al pari della selvaggina cacciata nei boschi, codesta gente del Vietnam acquistò uno straordinario spirito di adattabilità al pericolo, acqui– stò una specie di immunità psicologica contro gli orrori della guerra abbinata a una astuzia animalesca nel nascondersi, nell'attaccare, nel– lo scomparire nelle tane, nelle anfrattuosità del terreno, nel denso fo– gliame della foresta. Solo in questo modo, può il popolo del Vietnam continuare a difendersi dalla guerra di sterminio dei bombardamenti aerei, poichè gli americani conducono una vera guerra di sterminio che dura da parecchi anni nel Vietnam. Villaggi, paesi e città livellati, - oblitera:"fi·-dagli esj'>l6Sivi-éaduti dall'aria, e poi continuati ad essere tritati e maciullati anche dopo che la vita era divenuta impossibile fra le macerie sminuzzate dalle bombe cadute dicci volte nel medesimo posto. Per la gente non rimaneva che rifugiarsi nella foresta e scavare come le talpe per vivere sottoterra nei labirinti complicati di abita– zioni, laboratori, ospedali, scuole, stabilimenti. Intere popolazioni esi– stono nella foresta protette dagli alberi, dalle caverne, dalle gallerie artificiali, dalle paludi, dalle rocce, dai burroni, dalle voragini dei fiumi e dei torrenti. Sono codesti orrori del conflitto vietnamita un modello del futu– ro olocausto atomico, oppure si tratta delle prime avvisaglie nell'a– dempimento della barbara profezia di Oswald Spengler, vale a dire il ritorno dell'umanità alla selva, all'età della pietra? Lo sterminio totalitario del Vietnam rappresenta la frustrazione patologica del governo statunitense nella sua incapacità di soggiogare il Vietnam; significa la criminale manifestazione della rabbia impo– tente della mentalità militare di non potere conquistare e dominare un minuscolo paese senza marina da guerra, senza aeroplani, senza industrie, senza forse armate regolari, senza niente, che, con la mi– serabile guerriglia di contadini scalzi e seminudi, ha l'ardire di resi– stere alla potenza distruttrice degli U.S.A. considerati come lo stato militare più formidabile del globo terracqueo. 675

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