Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967
modo, questa no1·ma non sarà destinata a rimanere soltanto un postulato mo– rale, ma essa verrà ad essere altrcsì una norma giuridica (18). « Fra i tuoi simili, alcuni di loro hanno stabilito di osservare reciproca– mente la parola data ec\ il diritto, cioè di rispellare le norme di ta·ansazione che la natura delle cose indica come le sole capaci di assicurar loro, nella misura più la1·ga, il benessere, la sicurezza, la pace. Vuoi tu aderire al loro palto? Partecipare alla loro società? Pn,metti tu di rispettare l'onore, la Ji. bcrtà e di beni dei woi fratelli? Promcltj di non impossessarti nè con la violenza, nè con la frode, nè con l'usura, nè con /'aggiotaggio del prodotto o del possesso altrui? Promelli di non mentire, nè ingannare mai nè nella giu– stizia, nè nel commercio, nè in alcune delle tue transazioni? Sei libero di ac– cettare o di rifiutare! ». « Se rifiuti, farai parte della società dei ::;clvaggi. Fuori dall,1 comunione del genere umano, tu diventi sospetto. Nulla ti protegge. Al minimo insulto, il primo venuto può colpirti, senza incorrere in altra accu:-:a se non in quella di sevizie contro un bruto». « Se accetti, invece, il patto, farai parte della società degli uomini liberi. Tutti i tuoi fratelli contraggono con te un pegno di fedeltà, amicizia, assisten– za. scambio. In caso d'infrazione da parte loro o da pane tua. dovuta a ne– gligenza, collera, malvolere, sarete responsabili gli uni verso gli altri del danno o dello scandalo, o della poca sicurezza che avrete causato: tale responsabilità può estendersi, a seconda della gravità e della frequenza dell'infrazione, fino alla scomunica cd alla morte» ( 19). LO STATO Poichè Proudhon riconosce soltanto una scia norma giuridica - e cioè quella che pre5cive che un contratto conchiuso si deve adempiere - egli non può ammettere che una sola relazione giuridica: quella delle parti contraenti. E poichè lo Slato è basato su norme giuridiche speciali che impegnano indivi– dui che non hanno stipulato alcun contratto, lo Stato, secondo Proudhon. deve essere ripudiato. Infatti, Proudhon respinge lo Stato in modo assoluto senza rcstrb.ione di luogo e di tempo; anzi, egli lo considera come una delle relazioni giuridiche più avverse alla giuslizla. « 11 governo dell'uomo sull'uomo è la servitù» ... ,, Chiunque pone la mano <;u di me per governarmi è un usurparor.:: e un tiranno; lo proclamo mio ne– mico» (20). « In una data società l'autorità dell'uomo sull'uomo si manifesta in senso inverso allo sviluppo intellettuale raggiunto da questa società, e la durata probabile di tale autorità può essere misurata in base al de5iderio più (18) « ldéc gém:r.ilc ~. p. 343. (19) e ldfr généralc, p. 342-343. (20) • Conrcssions •. p. 8 e 6. 718
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