Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967
cimila seicenlo fra leggi e decreti; b Costituente e l'Assemblea legislativa non ne avevano prodotto di meno; l'Impero ed i governi che gli succedeltero hanno lavorato con non minore lena. Attualmente il « Bollettino delle leggi» ne an– novera, si dice. pii:t di cinquantamil:1; se i nostri rappresentanti facessero il lo– ro dovere con maggiore zelo. questa cifr:1 già enorme si troverebbe in breve raddoppiata. Dopodichè. crederete voi ancora che il popolo, e lo stesso gover– no, si raccapezzino in mezzo ad un tale dedalo?» ( 12). « Dare delle leggi a chi pensa con la propria testa e non deve rispondere che delle proprie azioni! Delle leggi a chi vuol esser libero e si sente capace di diventarlo? Sono pronto a trattare, ma non voglio subire alcuna legge; non ne riconosco alcuna; insorgo contro le ingiunzioni che un potere, che si pre– tende indispensabile. crede di poter imporre al mio libero arbilrio. Delle leggi! Si sa ciò che sono e che cosa valgano. Ragnatele per i potenti e per i i-icchi, catene infrangibili per i poveri, esse sono come le reti da pesca nelle mani del governo» (13). « Leggi in piccolo numero, leggi eccellenti! Ciò non è possibile, poichè il governo deve regolare tutti gli intc::-~ssi, giudicare tutte le controversie. E sic– come gli interessi sono innumerevoli per il fatto della natura stessa della so– cietà. siccome i rapporti sono variabili all'infinito, come è possibile che Si fac– ciano poche leggi? Come è possibile pensart che esse possano essere semplici; come potrebbe la migliore delle leggi non diventare ben presto detcsta– b;Je' • (14). Il postulato della giustizia prescrive, secondo Proudhon, che vi sia una sola norma giuridica, e cioè quella secondo cui ogni obbligazione conlratla dev'essere adempiuta. « Che cosa s'intende per contratto? - « TI contratto, secondo il Codice ci– vile, è una convenzione per cui una o più rersone si obbligano, rispetto ad una altra o più persone, a fare o non fare una data cosa» (15). « Perchè io rimanga libero e non abbia a subire altra legge che la mia propria, pcrchè io abbia a governarmi da me stesso, bisogna ricostruire l'edificio sociale basandolo sul– l'idea del contratlo » (16). « E' quest'idea del contratto che noi dobbiamo sem. pre seguire come idea prevalente della politica» ( 17). La norma che un contratto dev'essere adempiuto non dovr-à impostarsi soltanto sul sentimento di giustizia, ma altresì sulla volontà generale degli uomini viventi in società e diretta ad imporre a chiunque l'adempimento di un'obbligazione conlratta, anche con la forza, se ciò fosse necessario; in tal (12) « ldéc génér:ile •, P. l47-14S. (13) Ivi, p. 149. (14) lvi, p. 149-150_ (15) • Du principe fédératif "• p. 64. (16) • ldée généralc •• p. 235. (17) • Du principe fédératif ,., p. c:4. 717
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