Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

Iuta cd immutabile come ogni legge ed è, come ogni legge, altamenle intelle– gibile» (5). L-"t giustizia è per noi la legge suprema. « La giustizia è il criterio inviola• bile di tutti gli atti umani» (6). « E' per essa che i fatti della vita sociale, per loro natura indeterminati e contraddittori, diventano suscettibili di definizione e di ordine» (7). «La giustizia è l'estro centrale che governa la società, l'asse attorno al qua· le si svolge la vita politica, il principio regolatore di tutte le transazioni. Nul– la si compie fra gli uomini se non in forza del diritto; nulla si compie se non appellandosi alla giustizia. La giustizia non è opera della legge; anzi, questa è sempre un'applicazione del sentimento di giustizia» (8). « Supponete una società in cui la giustizia sia soverchiata anche in misura lieve da un altro principio, mettiamo dalla religione; o nella quale dati indivi– dui godano di una considerazione sia pure di poco superiore a quella degli al~ tri; secondo me, in questo caso, poichè la giustizia si trova virtualmente an· nullata, è inevitabile che, presto o tardi, la società perisca» (9). « E' privilegio della giustizia che la fede che essa ispira sia incrollabile e che non la si possa negar~ o respingere in via dogmalica. Tutti i popoli l"invo– como: la ragion di Stato se ne vale violandone ; precetti; la religione trova in essa la sua base pilt sicura; lo scetticismo è: impotente al suo cospetto; l'ironia attinge in essa la sua forza; il delitto e !'ipocrisia le rendono omaggio. Se la libertà non è una vana parola, essa ~.gisce e funziona solo per servire il diritto e nonostante le sue rivolte essa non lo rinnega» (10). « Tutto ciò che la saggez– za umana ha msegnato di piì.1 ragionevole in merito alla giustizia sta rac– chiuso nel versetto biblico: « Fa' agli altri quel che vuoi che ti si faccia; non fare agli altri ciò che non vuoi che ti si faccia» (Il). IL DIRITTO In nome della giustizia. Proudhon respinge non soltanto il diritlo, ma altresì quasi tutte le norme legali e principalmente le leggi dello Stato. Lo Stato « farà tante leggi quanti saranno gli interessi che si troverà di fronte; e poichè gli interessi sono infiniti. la legislazione sarà chiamata a fun~ zionare incessantemente. Le leggi, i decreti, gli editti. le ordinanze si rovesce– ranno come la grandine sul povero popob. In capo a qualche tempo, il suolo politico sarà dcoperto di uno strat0 cartaceo che i geologhi dell'avvenire do– vranno qualificare col nome di formazione papiracea nelle rivoluzioni della sfe– ra terrestre. La Convenzione, in tre anni, un me~c e quattro giorni, emise undi- (S) lvi, p. 185. (6) lvi. p. 195. (7) lvi. p. 185. (8) • Qu'est-ce que la propriété? ,., p. 18-19. (9) .,. Dc la justice ,., J, p. 195. (10) lvi, p. 45. (li) ~ Ou'cst-cc que la propriété •, p. 18. 716

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