Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967
La lotta di J. Swift contro il fana– tismo religioso è senza tregua. e ad essa dedica anche altri suoi scritti, tra i quali uno dei più noti è « La novl'lla tfri tre mantelli» (la chiesa <·attolica. la chiesa anglicana. la chie– sa p:-esbiteriana), in cui non soltanlo la d1iesa cattolica. ma lulte le chie– se crisliane sono alquanto ... maltrat– tate. Ma proseguiamo con l'enurne– razione delle cause della guerra « a \'Ohe la contesa tra due principi na– sce <lai dover decidere chi di loro debba spossessarne 1111 terzo dei suoi domini. ai quali nessuno dei due può accampare alcun diritto. Spesso un principe muo,·e contro un altro per paura che l'altro muova contro di lui. Talora i riostri vicini hanno bisogno delle cose che abbiamo noi. o hanno le cose di cui noi non nbbin– lllù biscgno: e combattiamo fìnchè– essi e-i prendono il nostro o ,·i danno il loro. E' ugualmente gi11s1ifìc.'!_to muo,·er guerra al nostro più stretto n!leato quando una delle sue C'itt~, sia sil:iata in posizione molto vantag– giosa per noi o una parte del suo ter– ritorio si presti ad arrotondare e in– tegrare i nostri confini. Un'usanza altamente onorevole e regale. e assai spesso messa in pratica, q1iando un principe invoca raiuto di un nitro perchè lo difenda contro l'invasione di 1111 terzo. è quella che il soccorri– tore. appena scacciato l"in\'asore. s'impadronisca egli stesso del domi– nio. uccida o mandi in bando il so– nano di cui era corso in aiuto». l11- ,w10 Gul\iver a,,e,·a cercato di spie– gare d1e nel MIO paese gli yahu era– no d0,tati di intelligenza: il re non poi.>far a meno di concludere: «quel dH:' rni avete detto intorno ai motivi dclb guerra. offre la pili mirabile prova degli effetti di quella ragione che pretendete di avere ... ». E le guerre coloniali? « Se un principe invade con le sue annate un paese in cui i: popolo sia pm·ero e ignorante. può con ogni legalità, mandarne a morte la metà e ridurre il resto in schiavitù, per ci– vilizzarlo e clisloglierlo da quel suo barbaro tenor di vita 11. Anche nel mondo attuale non mancano degli impudenti che h:mno il coraggio di vanta!"e tutti i benefici recali ai po– peli di colo!"e dall'altruismo dei co– lonizzatori. di deprecare l'ingratitu– dine dei colonizzati c·he non ricono• scemo ta!i henefìci e si ribellano ai loro benefatori. Non mancano autori cosi oltusi o ipocriti da parlare del cclonialismo come di una società fi– lantropica. Gullivc:-. per mettere in bella mo– slra il valore dei suoi cari compa– trioti. non trascura una interessante descrizione di battaglia: assalti. bom– bardamenti. assedi. gemiti di feriti, caduti. saccheggi I:' simili. ~la sul più bello dene zittito dal , allo inorridi– to. il quale conclude che « quando una creatura dotala di ragione po– te\'a esser capa(•e di lali enormità, egli rcminciava a temere c·he la cor– rnzione di tale facoltà potesse esser peggiore della bestialità stessa». Co– me è o,Tio il pac·ifìsmo ha già una lun~~ storia ... anche se ignorata da 11101(1. Per soddisfare ad altre cu:-iosità del cavallo. Gulliver è costretto a parlare dei procedimenti giudiziari. Qui Swift mostra il dente m·,·elena– to: « dissi dunque che v'era fra noi una classe di uomini educati fin dal– la giovinezza n dimostrare con pa– role moltpilieate a bella posta che 711
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