Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967
ne crudele, per compiacere un ran– core ciel monarca o la malvagità di un favorito, l'Imperatore teneva sem– pre un discorso al suo Gran Consi– glio nel quale esaltava la propria indulgenza e mitezza. Questo discor– so veniva subito affisso in tutto il re.une e nulla atteriva tanto il popo– lo quanto quell'encomio, pcrchè si crn notato che guanto più tali lodi cran larghe, tanto più inumana era la pena e più innocente il condan– nato». Naturalmente Culliver, data la sua incompetenza in materia. non riesce a scorger la « mitezza ,> della pena; perciò fugge e cerca riparo nel paese nemico. Di lì giungerà tra i giganti, la cui mole lo induce subito a riflctlere sul– la rclativitì, del concetto di grandC'l.-· za e di piccolezza. ll re dei Giganti vuole esser informat,o sulla storia, sul governo, sui costumi del paese, al quale Culliver appartiene. Con tutta la diligenza possibile e con altrettanta eloquenza Culliver cer– ca di soddisfare la richiesta in tut– ti i suoi mo I te p I ici partico– lari. Tuttavia il re interrompe ogni tanto l'esposizione con sottili osser– vazioni: ora non riusciva a capire « come un regno potesse spendere più delle sue entrate al pari cli un qualunque privato imprevidente»; ora voleva sapere « quanto tempo occorreva di solito per decidere ciel torto o della ragione e a quale spesa si andava incontro; ora chiedeva se gli avvocati e gli oratori avevan li– bertà di perorare in cause evidente– mente ingiuste, vessatorie e tiranni– che. Se lo spirilo di parte religioso o politico aveva qualche peso sulla bilancia della giustizia» ecc. 708 Domande pertinenti oggi come ieri. Ma desolante è il risultato ottenu– to dalla facondia cli Culliver: giac– chè il re. dopo aver ascoltato atten– tamente la sua esposizione, conclude che la storia narrata presenta solo « ur: cumulo è.i cospirazioni, di ribel– lioni, di assassinii, massacri. rivolu– zioni, proscrizioni». tanto da costrin– gerlo a giudicare essere « l'ignoran– za, la pigrizia e il vizio gli elementi più adatti che si richiedono in un ,·o– stro legislatore. che le leggi sono spiegate. interpretate e applicate so– prattutto da coloro il cui interesse e la cui abilità consistono nello snatu– rarle, imbrogliarle ed eluderle». Culliver non osa replicare alle criti– che -mosse· al. s110 diletto paese, ma cercando - invano - di fargli un merito, si sforza cli metter al corrente quel povero re ignaro, perchè abi– lante in una terra fuori dal mondo, della scoperla e degli usi della pol– vere da sparo; e non trascura di ma– gnificare questa bellissima invenzio– ne che in un attimo distrugge uomi– ni, fortificazioni, manda a picco le navi ecc., e si offre per dare agli ope– rai tutti gli insegnamenti necessari per la costruzione dei cannoni. Tul– lavia il re. anzichè dimostrare grati– tudine per l'aiuto che gli veniva e– largito per annientare i suoi nemici. qualora se ne presentasse l'occasio– ne, inorridì della proposta e si me– ravigliò che un uomo « potesse con– cepire idee così inumane e venirle a dire con tanta naturalezza. da ap– parire interamente insensibile alle scene di sangue e di desolazione che gli aveva presentate come effetto di quelle macchine infernali.. Quanto a lui, affermava che avrebbe prefe-
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