Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

Questo dibattito ha m(;SSO in evidenza altri dati importanti. Così a Parti– nico - esempio tipico di tante altre località dcll'lsob e del Sud - se ogni anno la na1ali1à diminuisce, aumenta invece la percentuale elci nati morii: si traila probabilmen!(' della conseguc11za fur:esta dell'impiego di tutta una serie di pratiche anticoncezionali, dannose pcrcht= primitive cd antigieniche. «An– cora oggi in Sicilia •abitini» di Madonna, santini, erbi!, oggetti di •fattura» ~ano ritenuti efficaci per una temporanea sterilità dell'uomo e della donna. Le donne più • istruite » adoperano qualche lavanda di acqua e aceto e gli uomini che •guardano• le proprie mogli non conoscono altro sistema che il coito interrotto. Quando la donna e 'ncoccia • (ci casca) e i mestrui ritardano, comincia la serie delle fatiche, dei pediluvi, delle pillole e, infine, la tentazione grande dell'aborto lavori1a da comari, kvatrici, ostetrici di pochi scrupoli» (Borruso · pag. 102). La repressione non serve quindi, anche e tanto più se essa è direttamente proporzionale all'etichetta cristiana alla quale ,•ari paesi, fra cui naturalmente l'Italia. tengono particolarmente. on importa se - citando ancora il Dr. Borruso (pag. l01): e lo spetta· colo di centinaia di migliaia di bambini viventi nella promiscuità, in abiiazio– ni malsane, denutriti, rachitici, razzolanti su mucchi di rifiuti, come è dato vedere ancora nelle grandi citlà del su<l, alle quali fanno cornice innumerevoli baracche abusive pullulanti di misera umanità, puo' far m~<litare su che cosa è delitto: far vivere in queste degradanti condizioni subumane o non far na• scere? Ma il popolo per non far nascere conosce pochissimi metodi fra i quali, purtroppo, è l'aborto provocato. E ndla miseria. la prospetth·a di una bocca in piit da sfamare è <la temere più che qudla di nn aborto». Purchè l'apparenza religiosa sia salva. - Le speranze el dicembre 1966. il ministro Mariotti propone\la la costituzione, in seno al Consiglio Nazionale della Sanità, di una commissione di studio incaricata dì valutare le ripercussioni sanitarie dell'impiego massivo degli anticoncezionali orali; la presidenza cieli.i commissione fu assunta dal professor Seppilli della Università di Perugia. Nell'aprile scorso l'ufficio stampa del Ministero della Sanità pubblicava una relazione ciclostilata, e semi-confidenziale, intitolata 'Il Impiego degli anti– concezionali e problemi che ne derivano 9er la sanità pubblica •. Ma dalla pri· mavera la relazione è all'esame del Consiglio Superiore della Sanità e non si sa quanto tempo vi re.'>tcrà bloccata (cosi come dormono da icmpo due proposte di legge che richiedono l'abolizione delle leggi fasciste e la liberalizzazione del merca1O degli anticoncezionali): forse fino a quando durerà il silenzio di Pao– lo VI. « L'Italia - dice il minisrro Mariotli, con un cerio eccesso d'ottimismo - non è un paese nel quale il problema demografico sia particolarmente dram- 695

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