Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

- lentamente ed in mezzo a grandi intralci legali - i centri dell'A.l.E.D. (As– sociazione Italiana per l'Educazione Demografica) (2). Ma il fatto di avere, grazie al viaggio storico di S. Caterina a Avignone, il Vaticano in casa, determina in tanti ambienti italiani cd in misura nettamen– te superiore che in ogni altro paese, quella sensibilità allergica di fronte alle elucubrazioni teologiche della S. Sede che detern1ina una soffocante atmosfera provinciale e codina anche nelle grandi città; una vera e propria « cortina di incenso» per dirla con Arrigo Benedetti. Dul 1964, sembra però che anche in Vaticano si parli di controllo delle na· sci1e, anche se, concretamente, nonostante tulli i dibattiti. nessuna revisione tardiva ha intaccalo per ora la dottrina tradizionale della chiesa romana. Paolo VI, che anche i comunisti considerano un papa moderno, ha finito sì con il convalidare ed ampliare la « Commissione pontificale per lo studio dei problemi della popolazione, della famigli~ e della natalità», batlezzata popo– larmente « commissione pillola», creata da Giovanni XXlll, ma affidando la sua direzione al cardinale Ottaviani, nemico giurato della contraccezione (ri– <.algono al Concilio i suoi scontri oratori con i cardinali Alfrink e Suennens), forse perchè undicesimo figlio di una famiglia di jodici. Tanto per non perdere l'ultimo treno, la Chiesa ha approvato, come si è visto, l'incerto metodo di Ogino e Knaus. del reslo di meno in meno impiega– to dato lo sviluppo dei nuovi mezzi contracettivi. Sembra però che il rappo,·to della commissione, presentato a Paolo VI nel giugno del 1966 e divulgato in parte dal settimanale americano « National Catholic Reporter». sia nell'insie– me favorevole ad una certa modificazione della posizione ,·aticana. Ma da un anno e mezw il silenzio è totale sull'annosa questione. Ciò non toglie che, anche senza la benedizione papale, migliaia di privile· girtte (dato che una volta di più la legge r.on è, in pratic::i, uguale per tutti) ricorrano, spinte da una nuova realtà, alla pillola, consigliate talvolta in que– sto, attraverso la graticola del conl·essionale, da qualche sacerdote che si a– datta ai tempi. Infatti - come scrive N. Ajello: « Intanto, in Italia la pillola già c'è, scivola senza alcun pericolo dai banchi delle farmacie nelle borsette di signore e signorine impensierisce i fabbricanti di strumenti e dispositivi tra• <lizionali, che s1 preparano ad un disperalo contrattacco: <:!anno accorgendosi -:he il tempo lavora contro di loro. La piramide di pasticche cresce su se stes· sa all'ombra della legge. Nel 1965 sei milioni di pillole anticoncezionali sono entrate nelle ca~e degli italiani; quasi tutte le industrie farmaceutiche di un certo nome hanno voluto cimentarsi nel nt1ovo tipo di produzione, e i prepara– ti somilari (che tre o quattro anni fa erano soltanto un paio, e abilmente mi– metizzati) oggi sono almeno venti e non c'è medico di pae,;;e che non ne cono· sca i nomi. Tutta la cautela che que~te industrie ritengono doverosa, in o· (2) La stessa associ.:zione ha di recente pubblicato un importante ,·olumctto ad un prezzo modico (900 lire): Tictie C. e Frank R .. • Procrea:donc cosclenle e tecnJcht ant1reco11dti1lvc • (ri– chiederlo alla A.I.E.O. di Roma, \•fa Reggio Calabria 3). 693

RkJQdWJsaXNoZXIy