Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967
fà) si accompagna troppo spesso 3Jl'idea che i francesi sono troppo numerosi o rischiano di diventarlo. La propaganda in favore del «piano familiare» si è appoggiata sugli argomenti più leggeri, tradendo la stessa idea di libertà che lo ispira. Prendiamo il caso cbsì spesso citato della donna che abortisca perchè non ha, per il terzo figlio, una terza o una quana stanza nel suo alloggio: la fornitura di un contraccettivo non é necessariamente la libertà. Quest'ultima non sarà garantita che allorchè la famigli.:;1 potrà scegliere tra il contraccetti– vo e la stanza supplementare». In Unione Soviellca, la prima costituzione (1917) aveva esteso la libertà s.essuale a tutti i cittadini, abolendo il matrimonio borghese: «Ognuno è pa– cirone del proprio corpo e può farne quello' che vuole». «Erano gli anni - scri– ve il De Marchi nel suo saggio su W. Reich - in cui Vera Schmidt a,priva a Leningrado un istituto sperimentale di educazione ove i bambini venivano al– levati al riparo da qualsiasi repressione sessuale». Ma. continua lo stesso au- 1ore: «Con l'ascl:!sa di Stalin al potere assoiuto. con la sempre più completa restrizione delle libertà politiche, il regime sovietico - con una puntualità che costituiva un'ennesima, tragica conrerma delle tesi reichiane circa la correla~ zione esistente fra il rispetto della libertà sessuale ed il rispetto di ogni altra libc1·tà - aveva inaugurato una politica reazionaria di restaurazione della morale sessuofobica individuale e sociale in tutto il paese. La libertà amoro– sa, che per decenni era stata il caposaldo dei programmi socialistici autentici, era ormai esplicitamente condannata come una «degenerazione borghese», la castità prematrimoniale era esaltata come una «virtù socialista», il divorzio eni scoraggiato, la famiglia prolifica magnificata». Attualmenle ancora lo stato sovietico incoraggia la natalità, a tal punto che ha addirittura istituito dei titoli onorifici: «Madre eroina», «Ordine della Gloria materna» e «Medaglia della maternità»; ciò spiega anche la troppo rigi– da posizione economicistica assunta dagli specialisti sovietici (ai quali hanno a lungo fatto eco i dirigenti comunisti occidentali) rispetto alla questione de– mografica. L'organizzazione internazionale per il controllo delle nascite («Internatio– nal Planned Parenthood Federation))) che conosce un importante sviluppo in [nghilterra - dove si trova la sede cent1ale - nei paesi scandinavi e negli Stati Uniti, ha creato delle sedi a Ceylon, Hong-Kong, in India, Giamaica, Giap– pone, Pakistan, Portorico e Singapore, dove il problema demografico è molto più acuto che altrove. L'India è il primo paese ad avere adottato una politica nazionale di li· mitazione delle nascite: il Consiglio della pianificazione familiare fu creato, in seno al Ministero della Sanità, nel 1955. Ed invece di attendere che gli in– teressati vengano nei centri di consultazione, sono dei gruppi di educazione demografica che penetrano nei quartieri delle città e nei villaggi. Cinque mi-– lioni di dollari sono previsti annualmente nel bilancio governativo per la pia– nificazione familiare. I costumi che cambiano, anche se lentamente, contri• buiranno però ad aumentare il già alto tasso di natalità (ogni anno la popola• 688
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