Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

della popolazione tutta (a Ginevra e a Losanna sono stati cti recente aperti dei centri di informazione) In Francia, una legge del 1920, ripresa dal Codice sanitario del 1955, repri– me severamente la vendita dei prodotti anticoncezionali e la loro propaganda. Nulla di strano se, in un paese considen::to come sessualmente svergognato, 1'80% delle donne manrn - secondo un'inchiesta pubblicata dall'autorevole quotidiano parigino «Le Monde» (30 dicembre 1964) - totalmente di educa· zione sessuale cd il 92% ignora l'uso degli anticoncezionali. Niente di più logico pure se il numero Jegli aborti ha raggiunto delle punte annue di quasi un mi– lione, dei quali solo un massimo del 2% sono legali, con almeno 3.5.000 decessi (a Parigi, a 60 nascite corrispondono 40 aborti). Nel dicembre 1966, il deputato gollista Neuwirth depositava dinanzi alla commi!ìsione parlamentare un progetto di legge tendente a sostituire la vec– chia legge del 1920. Perfino l'Ordine dei medici, che aveva sempre visto il problema dal punto di vista della morale cattolica, sta evolvendo ,·erso la contraccezione: evoluzione logica poichè la Francia ha in Europa per prima praticato, dal secolo scorso ed attraverso l'empirismo del coito interrotto e dell'aborto, un controllo delle nascite ipocrita e criminale che le ha permesso di mantenere le nascite del 1967 a 860.000 per 15.400.000 coppie, contro 890 mi– la nascite per J0.800 1 .000 coppie nel 1896. Se tutto va bene, la prossima decisione dell'Assemblea Nazionale dinanzi alla quale .il progetto di legge Neuwirth é appoggiato - «per adattare la legge ai costumi» - dallo stesso Consiglio dei ministri, permetterà di far uscire la contraccezione dalla clandestinità. Le donne francesi ( 150.000 delle quali im– piegano già la pillola) potranno comprare nelle farmacie, dietro ricetta medi– ca, ciò che solo alcune di esse possono oggi procurarsi all'estero; ed i medici progressisti potranno cessare il giuoco dell'ordinazione di ormoni « per uso ginecologico» pur sapendo a che vero uso sono impiegati. Per salvare la faccia della morale religiosa, sempre però che ogni pubblicità reste,·à proibita al di fuori delle pubblicazioni mediche, ed anche se la «Securité Sociale» (cioé la Mutua francese) non rimborserà il costo della pillola. il suo prezzo - circa 5 franchi (700 lire) al mese - non dovrebbe costituire un ostacolo maggiore. Si tratterà comunque di una bella vittoria del «Mouvement Francais pour le Pla,nning Familial». un movimento che in un anno ha aumentato il numero dei suoi centri di consultazione dai 132 del 1966 ai 228 del 1967; i medici iscrit◄ ti oggi al movimento sono 1.380 contro i 16 del 1961 e la rivista ufficiale che si pubblicava a 30.000 esemplari nel 1%3 raggiunge oggi una tiratura di 150 mila copie. Ciò vuol dire che la Francia (e la domanda è valida per tanti altri paesi) è troppo popolata? A. Sauvy scriveva, nel quotidiano «Le Monde» del 1° settem~ bre 1967, queste chiare parole: «Ognuno ammette oggi che le tecniche contraccettive le più evolute e le più efficaci debbono essere messe alla portata di tutti. Ma questa attitudine democratica (che avrebbe benissimo potuto convenire venti o cinquant'anni 687

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